Uno dei più grandi astrofisici della storia, Stephen Hawking, si è spento ieri in mattinata all'età di settantasei anni. Oggi nel mondo della scienza si è creato un buco nero, simile a quelli che il celebre scienziato amava tanto studiare. Cosa che ha dimostrato fino all'ultimo giorno della sua vita. Secondo quanto riportato dal direttore del Centro Internazionale di astrofisica Relativistica dove aveva collaborato per anni, Hawking aveva espresso il desiderio che sulla sua lapide venisse incisa la formula di massa. Tale formula esprime matematicamente l'energia emessa dai buchi neri al momento della loro nascita.

L'uomo prima dello scienziato

Stephen Hawking è stato un grande astrofisico, reso celebre per la teoria cosmologica senza confini dell'universo e sulla termodinamica dei buchi neri. Ma soprattutto è stato un uomo tormentato dalla Sla fin dagli anni trascorsi all'università di Cambridge. Nel 1963 gli fu diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni che lo costrinse tutta la vita a comunicare con il mondo esterno attraverso un computer. Stephen Hawking è stato prima di tutto un uomo che ha condotto la sua intera esistenza nella sofferenza, cercando di lasciare un'ampia conoscenza sull'universo che potesse essere utile alle generazioni future.

Una coincidenza numerica

Stephen Hawking è morto ieri, 14 marzo 2018, giornata in cui quest'anno viene celebrato l'anniversario del valore del Pi greco (3,14), che rappresenta tecnicamente il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e di un diametro.

Si tratta di un valore che è stato calcolato per la prima volta dal medico siracusano Archimede, e che successivamente è stato impiegato nella relatività generale di Albert Einstein, nel calcolo della probabilità, dell'elettromagnetismo e della meccanica quantistica. Il fatto che la scomparsa di Hawking sia avvenuta proprio in occasione del trentesimo anniversario di tale valore sembrerebbe una mera coincidenza.

Ma un'altra strana coincidenza riguarda anche la nascita dello scienziato tedesco Albert Einstein, avvenuta proprio il 14 marzo 1879. Inoltre, come lo stesso Hawikng amava ricordare, la sua data di nascita (8 gennaio 1942) corrispondeva per quanto riguarda il giorno e il mese alla data di morte del noto scienziato Galileo Galilei (8 gennaio 1642).

E poiché "tre coincidenza fanno una prova" si può dire che Stephen Hawking ha avuto una connessione con noti scienziati nella storia non soltanto per la notorietà delle scoperte, ma anche per le date di nascita o morte.