Un'esecuzione con due colpi di pistola alla testa, ed il suo corpo chiuso dentro un sacco di plastica nera, su cui è stato apposto un cartello scritto in lingua spagnola, quella delle sue origini: 'Questo mi è successo perché sono un ladro'. E' accaduto a Tlaltizapan, una città di 45 mila abitanti che dista 100 chilometri da Città del messico. Alberto Villani, da febbraio assente dall'Italia per trattare l'apertura di uffici di una società finanziaria in quel luogo, è stato giustiziato in maniera feroce, e la causa di quanto gli è accaduto è ancora avvolta nel mistero.

Aveva giornalmente contatti con la convivente

Con la sua compagna, dalla quale aveva avuto due figli maschi, uno di 4 anni e l'altro di soli 4 mesi, risiedeva a Pavia dal novembre del 2016, in via Olevano 9, e da quando era partito per il Messico per il suo lavoro di intermediario, aveva quotidianamente rapporti telefonici con lei. In sua assenza Corina Astrid Rodriguez, di anni 28 e originaria di El Salvador, si era trasferita con i bambini a casa della sorella, in un appartamento situato in una palazzina poco distante dalla loro, sempre nella stessa via. La donna, quando Alberto Villani le aveva fatto sapere che era stato costretto a rimandare il suo ritorno e che sarebbe rientrato in Italia a fine marzo, si era risentita, ma aveva rispettato le sue esigenze lavorative, che lo obbligavano a trattenersi in Messico, presso l'albergo Cuautla, ancora per un po'.

L'ultima telefonata il 20 marzo

La convivente aveva parlato al telefono con lui il 20 di marzo. Alberto l'aveva informata di trovarsi all'aeroporto di Città del Messico, dove si era recato in taxi per cambiare del denaro. Da quel momento più nulla. Per questo motivo, angosciata da quel terribile silenzio che non faceva presagire nulla di buono e dalla affermazione dei dipendenti dell'albergo, che non lo avevano più visto rientrare, Corina ha denunciato alla Questura di Pavia la scomparsa di Alberto Villani, che si è subito rivolta alla polizia messicana, affinché verificasse dove si trovasse l'uomo e perché non si faceva più sentire.

La terribile scoperta

Il 26 di marzo la polizia ha rinvenuto il corpo del broker, chiuso in un sacco di plastica nero, a Tlaltizapan, che si trova nello stato di Morelos. Non si sa per quale motivo sia stato ucciso, né perché l'uomo si trovasse lì. Si pensa ad una resa di conti, ad uno sgarro che il broker avrebbe fatto a qualcuno. Uno sgarro che è risultato fatale.