Dentro un sacco di plastica, con due colpi di pistola alla testa. Così è stato ritrovato Alberto Villani, un broker di 37 anni che abitava a Pavia. Il suo corpo è stato trovato a Tlaltizaplan, cittadina messicana di 45mila abitanti dello stato di Morelos a circa cento chilometri da Città del messico. Accanto ad Alberto un cartello in spagnolo: esto me pasó porque soy un ladrón, che significa più o meno mi è successo questo perché sono un ladro.
Scomparso dopo aver cambiato del denaro
A dare l'allarme per la scomparsa di Villani, presentando una denuncia alla Questura di Pavia, è stata la sua convivente 28enne Astrid Rodriguez, originaria di El Salvador, che non aveva più notizie del compagno da almeno una settimana.
Secondo il racconto della donna l’ultimo contatto telefonico con il compagno era avvenuto la sera del 20 marzo scorso, quando Villani si era recato in taxi all'aeroporto di Città del Messico, per cambiare del denaro. Avrebbe dovuto richiamare circa due ore dopo, quando sarebbe rientrato a Cuautla la cittadina dove soggiornava. Invece in albergo non è stato più visto. Dopo aver contattato l'ambasciata italiana a Città del Messico -ha spiegato Astrid alla Provincia Pavese- e dopo molte insistenze, la polizia è andata in albergo e di Alberto non vi era più traccia, scomparsi anche i bagagli. Continua così l'inquietante scia di omicidi e rapimenti, che vede coinvolti nostri connazionali in Messico .
Un esecuzione, ma perchè?
Le modalità del crimine fanno logicamente ipotizzare un'esecuzione. Difficile comprenderne invece il movente, sia per la consueta ed esasperante inefficienza della polizia messicana, sia per per il fatto che Alberto Villani non era uno sprovveduto. Viaggiava spesso in giro per il mondo soprattutto nei paesi latino americani, essendo nato a Valencia parlava fluentemente lo spagnolo.
Anche in questo caso la sua attività di intermediario finanziario lo aveva portato all'estero. Era partito per il Messico lo scorso 23 Febbraio, salutando la compagna dalla quale aveva avuto due figli maschi uno di quattro anni e l'altro di quattro mesi.
Aveva già acquistato i regali per i bimbi
Alberto Villani alloggiava in un albergo di Cuautla, un centinaio di chilometri dalla capitale,dove aveva un incarico di mediatore, per l'apertura di una nuova sede di una società finanziaria.
Si sentiva ogni giorno al telefono con Astrid con la quale aveva avuto un piccolo screzio causato dalla decisione di posticipare il rientro in Italia (l'uomo aveva prenotato un biglietto aereo aperto). Forse per farsi perdonare e rendere unico il suo ritorno a casa, l'uomo aveva anche comprato dei regali per i bambini, quindi nulla lasciava trapelare cosa sarebbe successo. Neanche lui probabilmente sospettava di essere in pericolo.