È purtroppo arrivata la notizia che nessuno mai avrebbe voluto sentire, dopo giorni di battaglia il piccolo Alfie Evans è deceduto. A nulla sono serviti gli sforzi dei suoi genitori e la battaglia ingaggiata per portare il loro figlioletto in Italia dopo che un giudice inglese aveva deciso che Alfie avrebbe dovuto essere staccato dal macchinario che lo teneva in vita e che lo aiutava a respirare. A dare la triste notizie è stata la madre Kate James attraverso un post pubblicato sul gruppo dedicato al bambino e che conta oltre 850.000 sostenitori.

Alfie è morto alle 2.30 di notte (ora locale)

È così che i genitori di Alfie si sono ritrovati costretti ad aggiornare i sostenitori del figlioletto attraverso Facebook: “Gli sono spuntate le ali, ed è volato via". Tom e Kate, i genitori del piccolo bimbo affetto da una malattia neurodegenerativa sconosciuta stavano lottando con tutte le loro forze per portare il loro figlioletto in Italia dove era arrivata la disponibilità per le cure del bambino. I genitori si dicono completamente distrutti per la perdita, il post scritto e pubblicato dalla madre Kate è straziante: "Al nostro bimbo sono spuntate le ali intorno alle 2.30. I nostri cuori sono spezzati. Grazie a tutti per il sostegno".

La triste vicenda del bimbo affetto da una grave malattia non riconosciuta

Dopo che la sentenza emessa da un giudice inglese aveva imposto di staccare Alfie Evans dai macchinari che lo tenevano in vita, lo stato di salute del piccolo aveva dato a sperare che ci fosse la possibilità di intervenire e salvarlo. Il bimbo aveva superato le 36 ore di respirazione autonoma e lottava da solo tra la vita e la morte.

Gli oltre 850.000 sostenitori che hanno pregato per lui ed appoggiavano la battaglia dei genitori Tom Evans e Kate James hanno purtroppo dovuto deporre le armi ed arrendersi dopo aver ricevuto la triste notizia della morte del loro piccolo guerriero. Anche l'Italia si era mobilitata per salvare il piccolo Alfie. Grazie al conferimento della cittadinanza italiana, l'ospedale Bambin Gesù di Roma aveva dato piena disponibilità di trasportare presso la propria struttura il bambino attraverso l'utilizzo di un aereo medicalmente attrezzato per ogni evenienza.

Il giudice però aveva autorizzato solo un eventuale trasferimento a casa del piccolo, in attesa che la sua ora fosse arrivata. A nulla sono serviti i vari appelli lanciati per salvarlo, Alfie Evans è stato costretto a passare a miglior vita.