Frida Kahlo è un'artista messicana del XX secolo che si è saputa esporre a livello mondiale al fine di far passare un messaggio che è arrivato forte e chiaro, quello della lotta contro ogni forma arcaica e idealista di ciò che ha ritenuto fosse sfavorevole in nome del femminismo. Una donna che si sapeva distinguere nell'opposizione all'utilizzo della figura femminile come prodotto o come mera ispiratrice dell'uomo, costretta a privarsi dell'auto-rappresentazione se non della libertà di esprimere appieno se stessa e il proprio erotismo.

L'artista è stata indirettamente protagonista in questi giorni di un provvedimento legale nei confronti di Mattel, la famosissima azienda di giocattoli che vende da anni in tutto il mondo l'affermatissima barbie; la Mattel ha voluto dare vita alla sua nuova collezione di bambole "inspiring women", cioè alcune tra le donne che che si sono distinte nella storia rompendo gli schemi e divenendo appunto un'ispirazione per le altre.

La prima aviatrice che volò sull'oceano Atlantico superando nuovi record nel suo campo Amelia Earhart, la brillante matematica sconfinata oltre razzismo e convenzioni di genere che ha fatto assumere sole donne come computer umani dalla NASA Katherine Johnson, e altre forti personalità femminili che hanno saputo lavorare per la loro rivincita e quella di tutto il genere tra cui appunto Frida Kahlo.

La cosa non ha lasciato indifferente la famiglia dell'artista che infatti ne ha contrastato vendita e diffusione, e lo ha potuto fare in quanto detentrice dei diritti d'immagine della pittrice ormai defunta, riuscendo a vietare la vendita della Barbie-Frida, come confermato dall'avvocato della famiglia Pablo Sangri.

La decisione del giudice messicano ha una validità esclusivamente locale, ma una volta conosciuta la decisione sul caso in corso l'intenzione è quella di procedere legalmente sulla stessa strada anche negli USA, si dovrà quindi aspettare ed andare per gradi.

Un'anticonformista nel corpo di una Barbie

La pronipote di Frida, Mara Romeo, ha dichiarato di non essere d'accordo con la diffusione della bambola, tra le altre cose per il fatto che non assomiglia all'artista visto che presenta tratti resi più femminili e spogliati del dolore che l'artista provava per la malattia che la affliggeva, per le cure, per l'incidente quasi fatale che la obbligò a portare dei corsetti di gesso, poi le sopracciglia a gabbiano, caratterizzanti nell'artista, tutti particolari 'ammorbiditi': il colore della pelle è più bianco, un fisico più magro di quanto non lo fosse stato realmente, gli occhi più chiari, ed il modo di vestire e ornarsi molto meno messicano, stile che la zia della donna amava.

Insomma ciò che ha innescato tutto è stata la profanazione dell'immagine appartenente ad un'artista decisamente anticonformista rilegata nell'immagine, al contrario, conformista di una barbie andando così contro ciò che erano le sue idee ed i suoi messaggi.