Probabilmente non si è nemmeno accorto di quello che stava accadendo, S.S., 50enne, originario della Biellorussia, pescatore dilettante, da tempo residente a Oristano, che ieri pomeriggio è morto annegato, dopo essere caduto con la bicicletta nelle acque del porticciolo di Torregrande per una tragica fatalità. L’uomo – alla guida della sua bicicletta bianca e armato di canne da pesca – avrebbe perso il controllo del mezzo e sarebbe caduto di testa sugli scogli, a pochi passi dal muraglione che costeggia il porticciolo. L’impatto gli è stato fatale.
Il 41enne infatti avrebbe perso i sensi e nel giro di pochi minuti sarebbe morto annegato, senza che nessuno se ne accorgesse. Nei suoi polmoni infatti – secondo quanto accertato dalle indagini della Polizia – c’erano tracce di acqua, segno che quando è caduto in mare ancora respirava. In quella zona infatti molto spesso i pescatori dilettanti si appostano con le canne da pesca in cerca di prede. Ma ieri nessuno si sarebbe accorto della sua presenza – prima della tragedia – altrimenti si sarebbe anche potuto tentare un salvataggio. Nel porticciolo di Torregrande è infatti intervenuta un’ambulanza medicalizzata del 118, ma purtroppo i medici nulla hanno potato fare. Il cuore del pescatore dilettante ormai aveva già cessato di battere, per un probabile annegamento.
Sono stati i Vigili del Fuoco a recuperare la salma che era stata trasportata su alcune rocce dalla corrente del mare.
Stava andando a pescare
Secondo quanto ricostruito dagli uomini della Squadra mobile della Polizia di Oristano – che hanno sentito diversi testimoni – l’uomo intorno alle 15 e 30 sarebbe stato visto passare vicino al muraglione, a bordo della sua bicicletta bianca.
Era una persona conosciuta tra chi frequenta il porticciolo, perché spesso e volentieri passava diverse ore del molo a pescare. Niente di strano quindi la sua presenza. Per questo motivo soltanto tempo dopo – quando un altro pescatore ha visto il corpo dell’uomo galleggiare con la testa immersa e la bicicletta sul pelo dell’acqua – è scattato l’allarme.
Nessuno infatti – stando alle prime indiscrezioni – si sarebbe accorto del tragico incidente. Soltanto quando per puro caso è stato notato il corpo galleggiare si è subito pensato al peggio. Sono stati i Vigili del Fuoco gli artefici del recupero del corpo del 50enne che – trascinato dalla marea – si era incastrato in alcune rocce.
Una distrazione?
Ora saranno le indagini eseguite dagli uomini della Squadra Mobile di Oristano - coordinati dal dirigente Samuele Cabizzosu - a dover ricostruire cosa in realtà sia accaduto lo scorso pomeriggio. Probabilmente una distrazione, forse un malore, questo ancora non si sa. Anche perché è abbastanza inspiegabile che un pescatore dilettante - che spesso frequentava quel molo - non si sia accorto del pericolo e sia caduto in acqua.
Poi il colpo violento sugli scogli che avrebbe fatto perdere i sensi all’uomo che - una volta caduto in acqua – sarebbe annegato. Nelle prossime ore sarà effettuata con ogni probabilità l’autopsia, per capire le reali cause della morte.