Fumare marijuana, si sa, porta a 'sballarsi' e, per questo, si va incontro a sanzioni penali, se non addirittura all'arresto. Ma se ci si informa in modo adeguato, si può anche scoprire che sono molti gli studi che dimostrano che la cannabis può essere, invece, un forte alleato, soprattutto per chi soffre di alcune patologie.
Cannabis: ciò che bisogna sapere
Innanzitutto, occorre fare una distinzione tra cannabis e marijuana. La marijuana è una sostanza psicoattiva che si ottiene facendo essiccare le infiorescenze della cannabis sativa. Non tutte le varietà della cannabis, infatti, vengono utilizzate per "sballarsi", solamente quelle che appartengono alla cosiddetta "canapa indiana" che contiene una sostanza psicotropa che induce a euforia, rilassamento, disorientamento e appetito.
Questa sostanza, se assunta in grandi dosi e in modo continuativo, può portare a danni cerebrali. Il THC (la sostanza che provoca euforia) è simile ai neurotrasmettitori del cervello e, se assunto, va ad interferire ed a creare danni nelle funzioni nervose. Tuttavia, se si utilizza la cannabis con un THC minimo e controllato, è possibile trarne dei benefici. Infatti, l'uso medico della cannabis è documentato e studiato da millenni in molte culture.
Cannabis terapeutica: i benefici sulla salute
La cannabis, infatti, ha un effetto analgesico sui dolori cronici e viene quindi utilizzata per particolari patologie, come ad esempio l'artrite reumatoide, la fibromialgia, il Parkinson ed è molto efficace anche per controllare ansia e disturbi post traumatici.
Negli Stati Uniti, la legalizzazione e la diffusione della cannabis ha portato ad una drastica diminuzione delle ricette mediche di oppioidi e la conseguenti overdose.
Cannabis legale: prodotti a base di canapa
Il tipo di canapa che viene venduta in Italia è legale perché il suo contenuto di THC è inferiore allo 0,2% e quindi non ha effetti stupefacenti.
Per questo motivo sono sempre più i negozi che aprono al pubblico e che vendono prodotti a base di canapa, dagli infusi ai semi, dai cosmetici agli alimenti. In Italia sono sorti in meno di un anno centinaia di negozi, così come conferma anche Tgcom24. L'affluenza a questo tipo di negozi è stata da subito ingente e le statistiche rilevano che per la maggior parte ad acquistare cannabis sono donne over 40 e anziani, anche fino a 85 anni.
Questo tipo di attività è in crescita e si sta espandendo, tanto che, alcuni, fanno anche la consegna a domicilio. Per quanto riguarda il costo un grammo lo si può pagare dagli 8 ai 15 euro nei vari prodotti a disposizione, fino ad arrivare a superare i 70 euro per alcuni prodotti specifici per alcune patologie. Le etichette sulla vasta gamma di oggetti a disposizione dei clienti riportano particolari indicazioni, ad esempio "non adatto a combustione" oppure "non adatto a scopi alimentari". Detto ciò, ovviamente non si sa quale uso ne farà a casa propria il consumatore, ma si ha la speranza che la diffusione di questo tipo di sostanza in quantità minima e legale possa aiutare a trarre qualche beneficio in persone che riscontrano difficoltà quotidiane di un certo tipo, in accordo con il proprio medico curante.