Un ufficiale della polizia municipale di Terni è stato protagonista di una vicenda che non ha nulla da invidiare al copione di un film horror. Ma andiamo a ripercorrere quanto accaduto. Stando a quanto si apprende, l'uomo di 59 anni è stato morso da un ragno violino. Sul momento, probabilmente ignorando la pericolosità dell'aracnide, non ha dato peso all'episodio. D'altronde almeno in una fase iniziale il morso di questo ragno non dà luogo a una sintomatologia particolare. Passato qualche giorno però si verificano conseguenze devastanti. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Messaggero.
Le conseguenze del morso del ragno
L'uomo, che stava facendo dei lavori a casa, racconta di aver visto un piccolo ragno sul braccio e di averlo subito tolto. Dopo un paio di giorni si sono formate due piccole croste a poca distanza l'una dal'altra. Per l'uomo è l'inizio di un vero e proprio calvario. Il braccio sinistro gli si gonfia e compare anche la febbre. Tuttavia l'ecografia non evidenzia nulla di preoccupante, i medici pensano che si possa trattare di una borsite. Le condizioni dell'uomo però si aggravano in poco tempo. Quando decide di andare in ospedale il braccio è in necrosi e i reni non gli funzionano più bene. I medici per quattro ore lo sottopongono a vari accertamenti quindi decidono di trasferirlo nel reparto malattie infettive.
Il racconto dell'uomo
Il 59enne ha raccontato la sua terribile esperienza al Messaggero. Stando a quanto si legge, quando è arrivato all'ospedale di Terni non parlava più e la funzionalità di alcuni organi risultava ormai compromessa. L'uomo ha voluto ringraziare pubblicamente l'equipe medica del reparto di malattie infettive guidato dalla professoressa Daniela Francisci, che gli ha letteralmente salvato la vita.
Grazie a una terapia antibiotica mirata ha evitato l'amputazione del braccio ed anche i danni a fegato e cuore che stavano per essere intaccati dal veleno dell'aracnide entrato in circolo.
Ed in effetti il ragno violino inietta nel nostro organismno un potentissimo veleno che si chiama sfingomielinasi-D. Tale veleno è molto pericoloso in quanto è in grado di provocare la morte dei tessuti con cui viene a contatto.
Una volta che la sostanza entra nel circolo sanguigno può andare a ledere la funzionalità di organi anche vitali. Non è facile riconoscerlo, tuttavia questo aracnide ha quale caratteristica una macchia sul dorso che potrebbe ricordare vagamente la forma di un violino. Questa specie di ragno predilige i luoghi bui e vive negli incavi degli alberi oppure sotto le pietre.