Un doloroso fardello portato dentro per più di settant’anni. Non deve essere stato facile per Gina Lollobrigida tacere per tanto a lungo sulla violenza subita quando era una ragazza diciottenne. Un episodio drammatico, di cui non aveva mai rivelato nulla e che, come lei stessa ha dichiarato, ha condizionato tutta la sua esistenza: “Questa vergogna mi ha accompagnato per tutta la vita, come se fosse un bagaglio pesante – ha detto l’attrice, oggi 90enne – pian piano mi sono resa conto di ciò che era successo davvero quella notte di tanti anni fa; da quel momento mi sono sentita distrutta, tanto che ho deciso di sposarmi in fretta con mio marito non per vero amore, ma per superare il trauma che avevo subito”.

Un famoso giocatore della Lazio

Improvvisamente, lo scorso novembre durante una puntata di “Porta a porta”, l’attrice aveva confessato il suo segreto a Bruno Vespa, che le aveva chiesto un commento sulle denunce di numerose attrici contro il produttore Harvey Weinstein: nel corso della sua esistenza per ben due volte l’interprete di tanti film popolari nel dopoguerra avrebbe subito una violenza carnale. La prima addirittura a 18 anni, quando era ancora una studentessa. Quella volta la Lollobrigida non era scesa nei particolari, ma in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero ha rivelato nuovi dettagli sulla vicenda, a cominciare dall’identità dello stupratore. Senza fare nomi, la diva del Cinema ha spiegato che si trattava di un famoso calciatore della Lazio, con cui già in passato aveva avuto una relazione, ma che aveva lasciato subito, dopo aver scoperto che era già fidanzato con un’altra ragazza.

Il racconto della violenza

L’attrice ricorda come un giorno all’uscita da scuola, mentre aspettava il filobus, incontrò di nuovo quell’uomo che volle invitarla a una festa. “Avevo deciso di chiudere quella storia, non appena mi era stata chiara la verità, nonostante il sentimento che mi legava – ha spiegato l’attrice – quando lo rividi ormai non provavo più nulla per lui”.

È incredibile come la descrizione di quella brutta serata assomigli parecchio a quelle già sentite molte volte dalle vittime di molestie da parte di personaggi potenti: alla festa la Lollobrigida non trovò nessuno ad attenderla, se non il famoso calciatore che, mentre le offriva da bere, iniziò a rassicurarla: gli altri sarebbero arrivati presto.

In realtà non arrivò mai nessuno: Gina si risvegliò il mattino dopo completamente nuda in un letto diverso dal suo, senza ricordare più nulla. Come detto, con il tempo riuscì a comprendere quello che era davvero accaduto, ma non ne parlò mai con nessuno, nemmeno quando, un anno dopo, incontrò ancora una volta il suo aggressore: “Prima di quella violenza ero ancora vergine; cercai di dimenticare tutto, ero sconvolta dalla crudeltà di quell’uomo che un tempo avevo perfino amato”.