Tutto è cominciato con la parole di Luca Barbareschi. L’attore, nell’annunciare il suo rapporto di collaborazione con Fausto Brizzi, aveva espresso alcuni giudizi molto pesanti sulla vicenda capitata al regista, finito nell’occhio del ciclone dopo un’inchiesta delle Iene in cui diverse donne raccontavano le Molestie subite dall’autore di “Notte prima degli esami”. Nel difenderlo Barbereschi si era lasciato scappare un “mentecatti”, rivolto ai membri dei movimenti come il #MeToo, che riuniscono le vittime degli abusi. L’attore era stato costretto anche ad una parziale rettifica per chiarire che, pur rimanendo ferma la sua condanna ad ogni tipo di maltrattamento, intendeva denunciare la gogna mediatica contro i presunti aggressori.
La lettera di Barbareschi
Questi attacchi non sono piaciuti ad Asia Argento, che da tempo sottolinea la mancanza di solidarietà di gran parte del mondo del cinema italiano verso di lei, dopo le sue denunce contro Harvey Weinstein. L’attrice aveva ribadito sul suo profilo twitter l'anomalia del nostro Paese, dove in molti hanno preso le difese dei predatori, arrivando ad accusare le vittime. Ed aveva liquidato Barbereschi con un giudizio sferzante, alludendo alle tante donne che avrebbero potuto raccontare storie su di lui e citando il detto “chi si assomiglia si piglia”. Parole che non potevano lasciare indifferente l’attore, che ha risposto sui social ed anche con una lettera inviata al sito Dagospia, in cui lascia intendere che dietro alla querelle ci siano anche ragioni professionali.
Asia Argento replica ancora sui social
Infatti Barbereschi esordisce paragonandosi al produttore Harvey Wenstein: “Con lui Asia è andata a letto senza ottenere nulla, mentre con me non c’è stata una storia – perché non ero interessato – ma le ho regalato il ruolo della sua vita a teatro”. Si riferisce a “Photograph 51”, la pièce sulla scienziata Rosalind Franklin, portata al successo tre anni fa a Londra da Nicole Kidman, e ripresa in Italia la scorsa stagione dal teatro Eliseo – di cui Barbareschi è gestore e direttore artistico – con la Argento come protagonista.
L’attore accusa la collega di aver abbandonato la compagnia: “Ricordo bene le sue lacrime quando io e il regista dello spettacolo, Filippo Dini, che ho dovuto personalmente convincere a sceglierla, le comunicammo che quella parte era sua; ora ne parleremo in tribunale”. Non chiarisce i motivi di questa rottura, ma si limita ad elogiare la sostituta Lucia Mascino, in questa storia che “porta alta la bandiera di tutte le donne veramente umiliate in un mondo maschilista, mentre il movimento #MeToo, ha fatto solo danni, dando voce ad attrici in malafede che cercano solo visibilità”.
Non si è fatta attendere la controreplica sui social della Argento, che ha ribadito di avere tutte le ragioni dal punto di vista contrattuale, parlando anche dei ritardi nei pagamenti da parte della società di Barbareschi. Ma non finisce qui: a chi la incoraggiava, ha rivelato anche come la querelle con Barbareschi le sia costata la partecipazione a tre fiction, non aggiungendo altri particolari. Quindi dietro la violenta lite tra i due ci sarebbero soprattutto ragioni professionali.
Prima di tutto era un anno fa. Ok Luca, ci vediamo in tribunale. Tanto sai che contrattualmente ho ragione io. Parli di Rosalind Franklin ma non ti sei comportato diversamente dai suoi colleghi. Pagandomi 5 mesi dopo l’ultima replica ad esempio.
— Asia Argento (@AsiaArgento) 8 aprile 2018