Momenti concitati di forte tensione quelli verificatisi ieri, 30 luglio 2018, presso l'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli: un numeroso gruppo di persone, parenti di un paziente ricoverato e morto durante le operazioni mediche nella sala di terapia intensiva del reparto di rianimazione presso il nosocomio partenopeo, hanno cercato di portare via con la forza il corpo senza vita del paziente congiunto. A bloccarli sono stati i carabinieri, prontamente intervenuti sul posto su segnalazione del personale medico dell'ospedale. Attimi di grande paura durante i quali si sono verificati anche danneggiamenti materiali ad una vetrata e ad una porta d'ingresso.
I parenti volevano portar via la salma
Nel complesso erano circa 40 le persone andata su tutte le furie, sebbene il personale paramedico avesse spiegato loro che per prelevare la salma sarebbe stato necessario seguire una particolare procedura di rilascio. I militari dell'Arma giunti sul posto hanno provveduto ad identificare tutti i presenti: per i responsabili è scattata la denuncia querela per il reato di danneggiamento.
"Occorre punirli in maniera esemplare con la massima severità", ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, membro componente della Commissione Sanità della Regione Campania. "La magistratura dovrebbe far pagare loro per i danni prodotti, anche nel caso dovessero risultare nullatenenti", ha concluso Borrelli.
"Ennesimo episodio di violenza gratuita ai danni del nostro personale sanitario. Nel giro di pochi giorni la nostra struttura è stata colpita due volte da casi di aggressione", ha affermato Luigi Paganelli, rappresentante sindacale della funzione pubblica della C.G.I.L. (Confederazione Generale Italiana del Lavoro). "Stiamo ancora attendendo che si intervenga in maniera decisiva con i tanto attesi provvedimenti e con la presenza fissa di un presidio di Polizia all'interno dell'ospedale" ha chiosato il sindacalista.
Tentata aggressione verso il personale medico
Il violento episodio è avvenuto nelle prime ore della mattina, quando il personale medico ha comunicato ai familiari il decesso del paziente. E' stato allora che è scattata la furia aggressiva: noncuranti del protocollo clinico, una precisa prassi che va seguita nei casi di decesso presso la struttura ospedaliera, un folto numero di parenti del defunto ha occupato il pianerottolo del reparto di rianimazione ed ha iniziato ad aggredire verbalmente sanitari, medici ed infermieri.
Alcuni operatori del personale sanitario in servizio sono stati costretti a nascondersi per sfuggire all'aggressione del branco. Solamente il repentino arrivo delle forze dell'ordine ha impedito che la situazione degenerasse, riportando calma e sicurezza all'interno del nosocomio napoletano.