Nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2018, un medico è stato aggredito al Pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia di Palermo. Il dottore, un quarantenne, è stato picchiato in testa dal figlio di un paziente, stanco di attendere. In base alle prime informazioni, al paziente era stato assegnato il codice giallo dopo il triage, quindi non era in gravi condizioni. L'anziano era stato accompagnato nel nosocomio siciliano da due figli, di cui uno ha assalito il medico in sala 1. Mentre il sanitario veniva aggredito, il paziente si trovava nella shock room con l'altro figlio per effettuare gli esami.

Nel corso degli ultimi 3 mesi si sono registrati 11 casi simili a quello delle ultime ore.

Medico aggredito: il comunicato del sindacato Cimo

Caos, nuovamente, all'ospedale Villa Sofia di Palermo. Sono dovute intervenire le forze dell'ordine, nei giorni scorsi, per sedare gli animi. Dopo l'ennesima aggressione subita da un medico, il sindacato Cimo ha diffuso un comunicato con cui ha sottolineato che medici e infermieri siciliano attendono misure efficaci per evitare episodi analoghi a quello avvenuto nella sala 1 dell'ospedale Villa Sofia.

'Non ci rassegneremo a questa scia infinita di aggressioni', recita il comunicato del Cimo, che sarà parte civile in aula per sostenere tutti i medici, infermieri e operatori sanitari che sono 'colpevoli' di servire lo Stato 'senza tutele istituzionali'.

Secondo le ultime informazioni, il soggetto che ha picchiato il medico nei giorni scorsi risiede nel 'difficile' quartiere Zen di Palermo. Le persone che hanno assistito all'aggressione hanno riferito che il figlio del paziente ha preso il dottore per il collo. Subito dopo, l'aggressore, il fratello e lo stesso paziente si sono volatilizzati.

L'aggredito ha sporto denuncia per aggressione e interruzione di pubblico servizio. Sebbene non abbia riportato gravi lesioni, infatti, il medico è rimasto sconvolto e non ha potuto continuare a lavorare. Si è resa necessaria, dunque, una sostituzione.

Tempi d'attesa ridotti all'ospedale siciliano

I poliziotti sono arrivati immediatamente al Pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia e, tramite le generalità del paziente, hanno cercato di risalire all'aggressore.

I manager dell'azienda sanitaria di Palermo hanno evidenziato che, ultimamente, i tempi di attesa in caso di codice giallo si sono ridotti a meno di 4 ore. L'ultima aggressione all'ospedale Villa Sofia risale allo scorso 3 maggio 2018, quando il marito di una paziente sferrò un pugno (fortunatamente parato da un vigilante) al medico.