Una storia che ha dell'incredibile e che, per come si è svolta nei suoi particolari, farebbe rabbrividire chiunque. Stiamo parlando di una famiglia di tre componenti dello Utah (Stati Uniti), completamente sconvolta dalla furia sconsiderata dei due genitori. Questi ultimi, infatti, sono stati capaci di lasciare morire la figlia, Angelina, di soli 3 anni come se nulla fosse.

Sola, maltrattata e in preda alla fame, la povera bambina non ce l'ha più fatta e ha dovuto arrendersi ai suoi stessi genitori. Un gesto che molti esperti hanno definito quasi come "sadico", visto che i due sembrava provassero piacere a vedere la figlia soffrire.

I dettagli della vicenda

I fatti di cui stiamo parlando risalgono, esattamente, allo scorso anno. In questi giorni i due verranno processati. Miller Costello, di 25 anni e Brenda Emilie, di 23 anni (queste le loro generalità), sono accusati di omicidio e di maltrattamenti su minore. In aula sono stati mostrati video raccapriccianti, girati direttamente dalla mamma e dal papà della piccola.

Cibi fatti mangiare con la forza (come, ad esempio, una cipolla) e problemi fisici di ogni tipo non curati (come, nonostante sembri abbastanza banale, la fuoriuscita di sangue dal naso). Nei filmati, inoltre, è stato evidenziato l'evidente stato di malnutrizione della bambina, visibilmente debole ed eccessivamente magra. E in molti video era possibile vedere anche le conseguenze dei maltrattamenti fisici dei due, come quello citato poco sopra.

Comportamenti fuori dalla norma

In un ulteriore filmato mostrato durante il processo, si vedono la mamma e il papà della vittima mangiare tranquillamente a tavola. La bambina chiede, implorando, del cibo, ma viene incredibilmente respinta. Non contenta della sofferenza della bimba, la donna avvicina la forchetta con il cibo alla sua bocca, prima di respingerla violentemente dall'altra parte.

Sul corpo della bambina, infatti, sono stati trovati molti segni della ferocia dei due genitori-mostri.

Tagli e lividi, maggiormente. E per mascherarli, la mamma provava a mettere sopra il trucco, utilizzato da lei stessa normalmente. Gli inquirenti, addirittura, hanno paragonato la morte della piccola "a quelle dell'olocausto". Un fatto gravissimo e di una violenza inaudita, che potrebbe costare caro alla coppia. Non si parla di carcere, ma di pena di morte, secondo le regole dello Stato in cui si è consumata questa immane tragedia.