Un gravissimo episodio di Cronaca Nera accaduto nel varesotto. Un 40enne, titolare di una stazione di distribuzione carburanti, si trova in fin di vita dopo essere stato raggiunto da tre colpi d'arma da fuoco. Il tutto accaduto nella serata di venerdì 20 luglio, intorno alle 20, a Busto Arsizio. Si tratterebbe di un'aggressione a scopo di rapina: l'uomo, infatti, dopo essere stato colpito, è stato privato dell'incasso della sua attività commerciale. I malviventi, per il momento, hanno fatto perdere le proprie tracce, lui si trova ricoverato in ospedale in gravissime condizioni.
Un'aggressione che ha avuto i contorni di un'esecuzione
La vittima si chiama Marco Lepri, 40enne di Busto Arsizio e titolare di un distributore di benzina. Intorno alle 20 di venerdì stava rientrando a casa dopo aver chiuso la sua giornata lavorativa. Sarebbe stato dunque raggiunto dai due rapinatori, a volto coperto dal casco integrale ed in sella ad uno scooter che sono passati subito alle vie di fatto. Nessuna minaccia, quasi un'esecuzione nei confronti del benzinaio verso il quale sono stati esplosi quattro colpi di pistola, tre dei quali lo hanno raggiunto. Dopo averlo rapinato sono fuggiti. In pratica è stato un vero e proprio agguato: i rapinatori, infatti, lo avrebbero atteso sotto la sua abitazione, probabilmente lo hanno pedinato fin dal momento in cui l'uomo tornava dal lavoro.
Gli hanno sparato mentre percorreva la rampa dei box, tre i colpi che lo hanno raggiunto al corpo. Poi gli hanno sottratto la borsa contenente il denaro contante, frutto dell'incasso giornaliero del distributore. Da una prima ricostruzione della dinamica, pertanto, l'aggressione non sembra affatto casuale, ma attentamente studiata.
Ciò che colpisce è l'efferata violenza omicida dei due malviventi. Marco Lepri è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Gallarate e, nel corso della notte, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre le lesioni all'addome ed alle gambe. Si trova ora ricoverato in prognosi riservata e le sue condizioni permangono gravissime.
Sull'accaduto indagano gli agenti della polizia di Stato, parte della dinamica è stata ricostruita con l'ausilio di numerosi testimoni che hanno raccontato di avere assistito ad una scena 'quasi da film'. Potrebbero essere preziose, in tal senso, anche le immagini delle telecamere posizionate nella zona.