Gli episodi di omofobia e discriminazione di genere sembrano essere ancora vivi nella società occidentale, che si dice 'avanti' e aperta ma, in realtà, non sempre lo è. Come dimostra il tragico episodio, accaduto negli Stati Uniti, del bambino ucciso dalla madre perché ha confidato di provare interesse per i maschi.
Un caso spiacevole è accaduto nei giorni scorsi anche in Italia e ha visto come protagonisti una coppia gay e un ristorante romano. Una vicenda che denota la presenza, ancora radicata, dell'intolleranza verso gli orientamenti sessuali non-etero.
Dopo la cena, una spiacevole sorpresa
Lo scorso giovedì, una giovane coppia gay aveva deciso di cenare al ristorante, in un locale della capitale. Dopo aver ordinato i primi, avevano cordialmente chiesto al cameriere se si potesse sostituire il pecorino con del parmigiano. Una banalissima richiesta che è diventata il pretesto per lanciare un offesa. Al momento del conto, infatti, hanno trovato una spiacevole sorpresa: sullo scontrino era comparsa la scritta ''Carbonara classica, no pecorino, si fro**o''. I due ragazzi, giustamente risentiti dall'offesa, hanno chiesto spiegazioni al cameriere, che ha sostenuto si sia trattato solo di un errore di battitura del computer, continuando però a ridere e a prendere in giro i due clienti.
In seguito, è intervenuta anche la proprietaria del ristorante, che dopo 30 minuti di discussione sull'accaduto, ha deciso di mettere fine alle polemiche offrendo alla coppia la cena e un amaro. Per ironia della sorte, a questione 'conclusa', l'unico ad aver continuato a lamentarsi sarebbe stato proprio il cameriere, che ha accusato i ragazzi di avergli procurato una brutta figura davanti agli altri clienti.
Il Gay Center: 'bisognerebbe revocare la licenza'
Una volta lasciato il locale, i ragazzi hanno telefonato al numero verde della Gay Help Line, una linea collegata al Gay Center, un'associazione che si occupa di promuovere iniziative contro l'omofobia e di raccogliere le testimonianze di chi ha subito attacchi di discriminazione.
''Quanto accaduto è un fatto molto grave'' ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. ''Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante senza essere offesa. - ha continuato- I ristoranti sono dei locali pubblici, pertanto azioni discriminatorie non sono consentite''. Proprio per questo motivo, infatti, l'associazione e i due ragazzi intendono appellarsi alla sindaca Virginia Raggi, con la proposta di far revocare la licenza al locale.