Quella che è avvenuta il 20 agosto scorso sul Pollino, presso le gole del torrente Raganello, è una tragedia che forse poteva essere evitata. Almeno questo è il pensiero di Antonio Borrelli, capo della Protezione civile nazionale. Infatti proprio per quella giornata era stata diramata un'allerta gialla per avverse condizioni meteorologiche. Non si sa se qualcuno abbia ignorato l'avviso, fatto sta che ora si indaga contro ignoti per omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e anche omissione di atti d'ufficio. Oltre all'indagine della Procura di Castrovillari, si è aggiunta anche quella del Ministero dell'Ambiente presieduto da Sergio Costa.

A Civita tutti preoccupati per il turismo

Per la difficoltà e la spettacolarità del percorso, le gole del Raganello e la zona circostante negli ultimi anni hanno visto crescere in maniera esponenziale il turismo. Gli abitanti del paese sono in apprensione. Temono infatti che, con le inchieste della Procura e con i divieti che molto probabilmente arriveranno dopo i tragici fatti del 20 agosto, gli escursionisti scelgano altre mete. Un 82enne del posto è stato intervistato da Repubblica e ha raccontato di come tutti gli abitanti fossero a conoscenza della pericolosità di quelle gole. Anche il figlio dell'anziano abitante proprio qualche giorno fa si trovava con degli amici all'interno delle gole, quando improvvisamente il maltempo ha colpito.

La guida, in quel caso, ha ordinato prontamente il rientro, evitando, in quel frangente, la tragedia.

Come si apprende sempre da Repubblica, gli abitanti del paese in passato impedivano ai bambini di avvicinarsi al torrente nei giorni immediatamente seguenti al maltempo. Solo in caso di bel tempo, almeno per tre giorni consecutivi, ci si poteva avvicinare.

L'ultima vittima nel 1958

Negli ultimi anni il Raganello, nonostante il triste fatto del 20 agosto, non è mai stato teatro di eventi degni di nota, se non le solite emergenze che possono capitare a qualsiasi escursionista. Ci fu un decesso, ma solo nel 1958. In quell'occasione uno studioso tedesco seguiva il volo degli uccelli.

Si aggrappò a un masso, che cedette e lo schiacciò. Anche il Papa stamane, nel corso della sua udienza generale del mercoledì, ha voluto esprimere il suo cordoglio alle famiglie degli escursionisti deceduti che venivano da varie parti d'Italia. Le esequie di alcuni di loro si svolgeranno domani.