"Le 177 persone devono poter sbarcare. Non possono più essere trattenute a bordo. Poi si procederà alla ricollocazione". Il tweet, scritto a chiare lettere, è del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico. L'esponente del M5S è del parere che la contrattazione per il ricollocamento con gli altri Stati membri della UE possa proseguire senza problemi, anche se viene concesso ai migranti di sbarcare al porto di Catania dove la nave Diciotti ha attraccato.

In precedenza era partito un altro appello diretto al governo, nello specifico al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, irremovibile nella sua posizione di non far scendere sul suolo italiano i cittadini stranieri della Diciotti.

Da parte dei magistrati per i minori c'era la proposta di consentire lo sbarco almeno ai minori non accompagnati ed ai soggetti vulnerabili presenti sul natante.

L'UE rincara la dose, ma Salvini non molla

Da parte dell'Unione Europea non c'è una chiusura alle trattative per il ricollocamento dei migranti, ma la priorità resta quella di consentire lo sbarco. "Proseguiamo il nostro lavoro - ha detto Tove Ernst, portavoce della Commissione Europea per la migrazione - ed il nostro obiettivo è che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Questo è un imperativo umanitario". Il ministro Salvini però non intende scostarsi di un millimetro dalla sua posizione granitica. "Io per certuni sarei imbarazzante?

- scrive il vicempremier in un tweet - dopo che il PD e la sinistra hanno consentito l'invasione in Italia di più di 700 mila immigrati. Roba da matti... io non mollo e vado avanti".

Possibile intervento della Procura

Come già anticipato, i magistrati per i minori hanno chiesto al governo la possibilità dello sbarco almeno per i soggetti considerati più vulnerabili.

Viene ricordato agli esponenti dell'esecutivo che "in base alla normativa nazionale, i minori che sono presenti sul territorio (e la nave Diciotti è in territorio italiano) non possono essere espulsi se non con un provvedimento specifico emesso dall'autorità giudiziaria". Non è da escludere, però, che ci possa essere un intervento da parte della magistratura, nello specifico della Procura di Agrigento che indaga sull'ipotesi di 'illecito trattenimento a bordo' i cui estremi sono attualmente al vaglio. Nel frattempo prosegue la permanenza della Diciotti al molo di Levante del porto etneo e non c'è il minimo segno di mobilitazione del dispositivo utilizzato solitamente in occasione degli sbarchi.