Nelle ultime ore, diversi siti e quotidiani, come repubblica.it hanno riportato una notizia che rischia di far sussultare il Pd e, nello specifico, la famiglia dell'ex premier, Matteo Renzi. Secondo l'accusa sarebbero confluiti sui conti privati di Alessandro Conticini (cognato di Matteo Renzi) più di 6,6 milioni di euro, somma che poi sarebbe servita per l'acquisto di quote societarie della famiglia Renzi o di suoi conoscenti e per investimenti immobiliari rilevanti. Il problema è che quel denaro sarebbe servito a finanziare attività di assistenza di bimbi africani.
Un'accusa che pesa come un macigno e che l'avvocato di Conticini, Federico Bagattini, ha prontamente rigettato, affermando che nessuna delle organizzazioni che hanno fatto beneficenza alla Play Therapy Africa Ltd ha finora sporto denuncia nei confronti del suo assistito. Alessandro Conticini era direttore e socio della Play Therapy Africa Ltd.
Un quadro allarmante
E' certamente preoccupante quello che è venuto fuori dalle rogatorie internazionali e dagli accertamenti della Guardia di Finanza disposti da Luca Turco, procuratore aggiunto, e da Giuseppina Mione, sostituto procuratore. Alessandro e Luca Conticini, rispettivamente di 42 e 37 anni, sono accusati di autoriciclaggio e appropriazione indebita aggravata.
Andrea Conticini, fratello gemello di Luca e marito di Matilde Renzi, sorella dell'ex premier, è invece indagato per riciclaggio poiché avrebbe acquistato, per conto del fratello Alessandro, le quote di 3 aziende, ovvero la Quality Press Italia, la Eventi 6 e la Dot Media.
Alessandro Conticini vive all'estero
Dopo essere stato rappresentante dell'Unicef in Etiopia, Alessandro Conticini, attualmente residente all'estero, ha creato la Play Therapy Africa, raccogliendo la bellezza di 10 milioni di dollari (denaro destinato ai bambini africani) tra il 2008 e il 2016.
Questa vicenda, su cui la magistratura sta cercando di fare luce, è venuta alla ribalta grazie ai dubbi sollevati da una ex dirigente della Play Therapy di Londra e da una comunicazione della Banca d'Italia, dopo aver scoperto strani trasferimenti. Tutto adesso dipende dall'atteggiamento delle organizzazioni; l'inchiesta continuerà, infatti, solo se sporgeranno denuncia.
L'ufficio stampa di Matteo Renzi ha reso noto, nelle ultime ore, che l'ex premier ha già chiesto ai suoi avvocati di tutelarlo sia in sede civile che penale contro coloro che collegano il suo nome alla suddetta vicenda giudiziaria.