'Pena di morte per gli stupratori': questa la dicitura sul cartello appeso sul collo di alcune sagome nere. La foto sorprendente è arrivata direttamente da Forza Nuova, che l'ha diffusa sui profili social nel tentativo di lanciare un'iniziativa contro le violenze accadute recentemente a Jesolo. Un paese tranquillo che due giorni fa, fra il 27 e il 28 agosto - cosi come comunicato da Fanpage.it - è stato riempito di manichini come quelli che vedete in foto, azione di protesta nei riguardi di chi ha stuprato la ragazzina di 15 anni qualche giorno fa: ad oggi è stato identificato uno straniero, il signor Mohamed Gueye, nativo del Senegal.

Sagome nere su Facebook per 'vendicare' la 15enne stuprata

Il profilo Facebook di Forza Nuova ha rivelato inoltre l'intenzione di fare di tutto per trovare delle soluzioni mirate a garantire la difesa nazionale, rivendicando al contempo il patriottismo. Secondo Forza Nuova, il Governo dovrebbe punire chi arriva nel nostro Paese con l'intenzione di rovinare la vita di giovani e meno giovani, con sempre più italiani che 'muoiono di immigrazione e di infrastrutture devastate'; cosi si legge sul post riportato qui sotto e condiviso da decine di utenti del web, d'accordo con le parole lette sui social.

Violenza sulle donne: il sindaco di Jesolo esprime vicinanza alla ragazza stuprata

Il post condiviso poi da centinaia di persone è arrivato anche all'attenzione del sindaco, il signor Valerio Zoggia, che ha comunque condannato il gesto.

Un periodo movimentato per Jesolo, che nella giornata del 28 agosto ha appreso la notizia del fermo convalidato al senegalese ​Mohamed Gueye: il ragazzo di 25 anni attualmente si trova in carcere, e su di lui pende l'accusa di violenza e stupro ai danni di una quindicenne presso piazza Mazzini. Lo straniero ha rivelato di aver avuto dei rapporti intimi con la ragazza, ma secondo lui questi sono stati liberi e senza alcuna forzatura.

In paese tutti lo chiamano 'Balotelli', poichè somiglia al calciatore che in passato ha vestito le maglie del Milan e dell'Inter. Un 'personaggio' molto conosciuto in zona dunque, che, stando al parere delle forze dell'ordine e degli inquirenti, avrebbe davvero poche possibilità di evitare il carcere: prove schiaccianti, che contano anche sull'appoggio del comune di Jesolo, che sul caso vuole costituirsi parte civile nel corso del processo che partirà a breve.