Un vero e proprio incubo quello che ha dovuto vivere una giovane donna di appena ventotto anni, Regina, originaria di Albano Laziale, piccolo comune della provincia di Roma, costretta da diversi mesi oramai a prostituirsi e ad essere sottoposta a varie torture da parte di alcuni vicini di casa. La storia, raccontata dal noto programma televisivo 'Chi l'ha visto' ha immediatamente fatto scalpore per le modalità con le quali la vicenda si è consumata. Nel momento in cui sono intervenute le forze dell'ordine facendo irruzione nella sua abitazione, la donna è stata trovata, in evidente stato confusionale, piena di lividi e ustioni.

Tuttavia, probabilmente indotta dalla paura, aveva raccontato in ospedale che era stata picchiata a sangue da alcuni extracomunitari.

Costretta a prostituirsi dalla sua migliore amica Roberta, dalla madre e dal suo fidanzato

In realtà, dopo quindici giorni, si è venuto a sapere dell'arresto da parte degli inquirenti di alcuni vicini di casa, tra cui anche la sua migliore amica Roberta, che ai microfoni del programma aveva addossato le colpe alla nonna della ragazza. Ebbene, Roberta, invece, assieme al suo fidanzato e a sua madre, era l'aguzzina della povera Regina, che veniva picchiata dall'uomo nel caso in cui non riusciva a portare almeno 800 euro al mese nelle loro tasche tramite la prostituzione.

La ragazza ha raccontato che se non raggiungeva quella cifra il fidanzato di Roberta la picchiava e ogni mattina la obbligava anche a comprare del cibo fritto per farla ingrassare.

Ustionata col ferro da stiro e ferita con coltelli da cucina: l'incubo vissuto per mesi da Regina

L'orrore accaduto ad Albano Laziale è arrivato al culmine quando Regina ha rischiato di morire, spiegando che l'uomo era talmente furioso che le aveva tappato la bocca con degli stracci, l'aveva portata in uno sgabuzzino e l'aveva bruciata con un ferro da stiro bollente sia sui glutei che sulla schiena.

Come se non bastasse, l'uomo aveva poi usato calci, pugni e l'aveva ferita con un coltello e con un cucchiaio rovente sulla fronte. Le due donne che sono state indagate per la vicenda avevano approfittato della debolezza della ventottenne a seguito della perdita di sua madre e Regina subiva praticamente una violenza psicologica da parte di Roberta. Una volta arrivato il fidanzato di quest'ultima, le violenze si sono trasformate anche in aggressioni fisiche.