Una vicenda di una gravità inaudita si è verificata negli Stati Uniti d'America, precisamente a Laurel, in Mississippi, dove una donna americana di diciannove anni, Bailey Kitchens, ha confessato di aver assunto alcune droghe nel tentativo di abortire dopo aver scoperto di essere incinta. Tuttavia, la giovane madre non sarebbe riuscita nel suo intento: dopo la nascita del figlio Rylan, il piccolo sarebbe morto schiacciato dalla madre, che sarebbe rotolata sul piccolo mentre dormiva. Secondo quanto confessato da lei stessa, l'obiettivo della ragazza era quello di uccidere il feto perché non desiderava avere un bambino.

Per questo motivo ha assunto ecstasy e adderal, un noto farmaco che viene utilizzato negli Usa per curare l'ADHD, ovvero la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, per riuscire nel proprio intento.

Giovane madre americana confessa: 'Ho assunto droghe per cercare di abortire'

Il bimbo che portava in grembo, però, aveva resistito al tentativo di aborto e siccome la gravidanza era ormai ad un punto troppo avanzato per poter abortire, Bailey Kitchens aveva deciso che una volta nato avrebbe dato il piccolo in adozione. Tuttavia, essendo venuto alla luce con ben sei settimane d'anticipo rispetto alla data prevista, il neonato è dovuto rimanere con sua madre. Ma dopo aver lasciato l'ospedale dove era nato, il piccolo Rylan è morto, secondo quanto riferito da alcuni media locali, probabilmente perché la madre è 'rotolata mentre dormiva' sul piccolo, soffocandolo e facendogli perdere la vita ma in maniera non volontaria.

Nel frattempo, visto che questa ipotesi non è ancora stata confermata, è stato anche ordinato l'esame autoptico sul corpicino del bambino per provare a chiarire cosa abbia effettivamente ucciso il piccolo Rylan. La giovane ragazza, dopo essere stata interrogata dagli inquirenti, ha dichiarato di non aver ucciso il bambino volontariamente, ma di aver assunto delle droghe, quello sì, nel periodo della gravidanza nella speranza di abortire, per poi pentirsi nel momento della nascita del neonato, scrivendo anche un post su Facebook in cui dichiarava che la maternità era stata per lei un dono e che il suo desiderio era quello di poter crescere il proprio bimbo. Al momento, nonostante la gravità dell'accaduto, non ci sono accuse nei confronti della donna in attesa dell'esito dell'autopsia e di eventuali sviluppi nelle indagini.