Una tristissima storia arriva da Brindisi. Antonio Monaco, un uomo di 51 anni, originario del posto, è morto ieri pomeriggio all'ospedale "Ninetto Melli" di San Pietro Vernotico, paese a sud di Brindisi. Da anni l'uomo era malato gravemente e lottava per riottenere un alloggio popolare che gli spettava, lo stesso appartamento era stato infatti occupato da abusivi. Dopo diversi mesi, da qualche tempo la situazione si era sbloccata. L'Amministrazione Comunale, dopo un appello dello stesso Antonio, che chiedeva di farlo morire in maniera dignitosa (ovvero sotto il tetto di una vera casa), aveva dato avvio alle procedure di sgombero della casa dagli abusivi.

Purtroppo ieri l'uomo è spirato, proprio mentre poche ore prima alla famiglia era arrivata la lieta notizia dell'assegnazione dell'alloggio. Antonio non lo ha neanche visto.

Viveva in un un'aula di una scuola elementare dismessa

La vicenda di Antonio è quella di un uomo segnato da una gravissima patologia, ma anche dai problemi per ottenere un alloggio ingiustamente sottratto. Era tra l'altro stata la stessa Amministrazione, guidata dal sindaco Riccardo Rossi, a sbloccare la situazione dell'uomo, e ad assegnarli qualche mese fa la casa popolare. Ma l'alloggio in questione improvvisamente venne occupato da un'altra famiglia, in maniera del tutto abusiva. Da lì l'uomo trovò una soluzione tampone, ovvero quella di alloggiare in un'aula di una scuola elementare ormai dismessa all'estrema periferia di Brindisi.

Qui l'uomo, e ovviamente la sua famiglia, non avevano certamente tutte le comodità che un normale appartamento può offrire, addirittura non vi era neanche il riscaldamento. La testata giornalistica on-line locale Brindisi Oggi definisce l'alloggio temporaneo della famiglia Monaco solo "un tetto dove ripararsi". Quell'aula della scuola elementare era davvero tutto per Antonio e la sua famiglia, che avevano ormai imparato a fare di necessità virtù.

Tutti intanto speravano che la situazione si sbloccasse, e infatti l'altro giorno è avvenuto quello che ci si aspettava, ovvero che l'alloggio spettante alla famiglia venisse ridato ai Monaco. La Polizia Municipale del comune capoluogo infatti ha eseguito l'ordine di sgombero per gli abusivi. Poche ore dopo l'uomo è spirato.

La casa assegnata e la contemporanea morte dell'uomo

Una volta sgomberato l'alloggio, la notizia è arrivata alla famiglia Monaco. Per dovere di cronaca riportiamo l'informazione che la famiglia che occupava abusivamente l'alloggio spettante ad Antonio, aveva dei minori a carico, e quindi non poteva essere mandata via su due piedi, senza avergli trovato un'altra soluzione abitativa. Quindi, dopo l'operazione degli agenti, già da subito Antonio, insieme a tutti gli altri familiari, poteva prendere sin da subito possesso della casa. Purtroppo da qualche giorno l'uomo era ricoverato come detto in precedenza a San Pietro Vernotico, e le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi giorni. Ieri pomeriggio l'uomo è spirato.

Ora, grazie alle battaglie affrontate dall'uomo contro la burocrazia e il suo terribile male, la famiglia potrà avere una vera casa, quell'alloggio popolare ottenuto e poi perso incredibilmente. La storia di quest'uomo ha commosso davvero tutti.

Correzione (3 ottobre 2018): una precedente versione di questo articolo affermava che Antonio Monaco fosse affetto da Sla. La natura della sua malattia, in realtà, non è stata resa nota alla stampa. Ci scusiamo.