I carabinieri di Corsico, in provincia di Milano hanno arrestato ieri un romeno di 39 anni, immigrato irregolare senza permesso di soggiorno rilasciato dalle autorità italiane, di cui non sono state rese note le generalità per motivi di privacy, per sequestro di persona e violenza sessuale. L'uomo è stato accusato di avere adescato su una pagina Facebook una ragazza moldava di 24 anni, residente a Salerno, con la finta promessa di trovarle un lavoro come badante, allo scopo di violentarla sessualmente. I militari dell'arma, dopo avere fermato il presunto colpevole hanno accertato anche che il romeno era già destinatario di due mandati di cattura internazionali, emessi dalle autorità della Romania per reati commessi contro il patrimonio e per possesso di monete false, per una pena complessiva di non oltre 5 anni.

L'adescamento su Facebook

La violenza sessuale di una giovane di origine moldava di 24 anni, residente a Salerno è avvenuta il 26 agosto scorso all'interno di uno stabile fatiscente a Rozzano, in provincia di Milano. La ragazza era stata contattata telefonicamente dal presunto stupratore, un romeno senza fissa dimora di 39 residente irregolarmente sul territorio nazionale, tramite un annuncio di lavoro pubblicato su una pagina Facebook. L'uomo si era finto un mediatore, e aveva fatto credere alla malcapitata di conoscere il suo possibile e reale datore di lavoro, un'anziana signora a cui serviva un'assistente domiciliare privata, proprio a ridosso della città metropolitana del capoluogo lombardo.

Così la giovane era partita dalla Campania con la promessa di una vita migliore, per incontrarsi a Milano con il suo aguzzino.

Lo stupro

Dopo avere preso contatto con la 24 enne, lo slavo ha ingannato ulteriormente la ragazza accompagnandola presso un appartamento fatiscente situato a Rozzano, dicendole invece di essere diretto nell'abitazione della datrice di lavoro.

Giunto all'interno dello stabile, il romeno invece ha abusato di lei sessualmente. E dopo avere consumato un rapporto completo con la vittima, ha buttato fuori la donna dicendole di prendere un taxi e di andare via.

L'intervento dei carabinieri

Dopo lo stupro, frastornata e ancora incredula per quello che le era capitato, la giovane moldava ha sporto regolare querela presso la stazione dei carabinieri di Corsico.

I militari dell'arma con pochissimi elementi di indagine e una sommaria descrizione dell'uomo fornita dalla ragazza hanno iniziato le ricerche del violentatore. Gli uomini della benemerita sono risaliti al malfattore, e lo hanno fermato a Però. L'uomo non era mai stato né fermato né identificato prima. L'unica traccia di lui, da cui gli investigatori sono partiti era un documento della madre del presunto stupratore, risalente a più di 7 anni fa in cui la donna affermava di volerlo ospitare in Italia per poco tempo. Il presunto violentatore è stato poi arrestato per sequestro di persona e violenza carnale.