Ieri sera la Reale Abbazia di Agira è rimasta aperta fino a tarda ora. Il viavai dei fedeli è decisamente aumentato da qualche tempo: tutti vogliono vedere cosa succede alla statua lignea di San Filippo, patrono della cittadina in provincia di Enna. Infatti dall’immagine sacra trasuderebbe di continuo un liquido trasparente simile ad acqua. Un fenomeno al momento inspiegabile, che subito ha fatto gridare alcuni fedeli al miracolo e che, a quanto pare, va avanti da tempo, anche se è stato a lungo tenuto nascosto. Tuttavia la diffusione sui social di due video che mostrano il volto, gli occhi ed anche una mano del santo bagnarsi abbondantemente ha contribuito a far conoscere a tutti l’evento; nel frattempo la Curia locale tace a riguardo e, come sempre in questi casi, chiede a tutti la massima prudenza.

Massima prudenza sul fenomeno della ‘statua che suda’ da parte della Curia

Ormai è nota la posizione del Vaticano relativamente a simili accadimenti: grande cautela su tutti i fenomeni paranormali, in attesa che vengano effettuate accurate analisi e accertamenti, che anche in questo caso dureranno per mesi e mesi.

Ad occuparsi di ciò che accade alla statua ci sarà un’apposita commissione: ma, fino al momento del verdetto degli esperti, la Curia si è impegnata a tutelare i fedeli più suggestionabili. Vale sempre il principio secondo il quale non è detto che ciò che non è spiegabile oggi non lo sia anche domani, anche grazie alla continua evoluzione delle conoscenze umane.

Del resto solo pochi giorni fa si è assistito allo scioglimento del sangue di San Gennaro a Napoli, che la Chiesa considera non come un “miracolo”, ma come un “evento prodigioso”, permettendone così la venerazione popolare, ma allo stesso tempo non obbligando nessun cattolico ad aver fede nel fenomeno.

San Filippo d'Agira, un santo esorcista venuto dalla Siria

Quindi anche nella Reale Abbazia di San Filippo le bocche rimangono cucite a riguardo: nei giorni scorsi sarebbe stato informato dei fatti anche il vescovo di Nicosia, monsignor Salvatore Muratore, che avrebbe chiesto al parroco la massima cautela.

La statua da cui trasuda il liquido rappresenta san Filippo, patrono della cittadina di Agira ed uno dei tanti santi “neri”adorati in Sicilia come, ad esempio, San Calogero ad Agrigento.

Di origini siriane, fu inviato ad Agira nel V secolo dopo Cristo, con l’obiettivo di combattere e sconfiggere le forze del male e il paganesimo ancora molto diffuso in quelle terre.

Ci vorranno mesi per stabilire se il “sudore” comparso sull’effige del santo esorcista sia da considerarsi un’espressione del messaggio divino oppure ci sia una qualche spiegazione molto più terrena al fenomeno. Nel frattempo però cresce la curiosità: così molti credenti hanno deciso di recarsi di persona nella sacrestia che ospita l’immagine sacra, per assistere con i propri occhi all’evento straordinario.