Il caos di pedofilia e di abusi sessuali di cui la Chiesa si sta inesorabilmente macchiando non fa che estendersi sempre di più. Ormai sono moltissimi gli Stati del mondo oggetto degli scandali del Vaticano. Questa volta la nostra attenzione si sposta sull'India, dove una suora ha accusato un vescovo di violenza sessuale, davanti alla quale il Papa ha deciso di rimuovere il prelato dal suo incarico. Il provvedimento è temporaneo, ma si augura che diventi presto permanente.

La vicenda della suora stuprata dal vescovo

Il caso è da collocarsi allo scorso luglio, quando una suora di 43 anni che faceva parte della congregazione diocesana delle Missionarie di Gesù (che si ispira ad un modello di vita francescano) aveva riferito di aver subito violenze di natura sessuale fra il 2014 e il 2016 da parte del pastore della diocesi di Jalandh, Franco Mulakkal.

Durante quel periodo infatti il prelato e la suora soggiornavano nello stesso ostello in Kerala, dove si suppone siano avvenuti gli abusi. Anche se inizialmente le accuse sono state confinate all'interno di pochi per ragioni secondo cui la suora avrebbe agito di sua iniziativa per vendetta personale, il racconto ha alzato immediatamente un polverone che ha visto coinvolta in primis la Chiesa cattolica da parte dell'India: in particolare, la Commissione per le Donne (un organo governativo indiano) ha cominciato a contestare apertamente i vincoli della Confessione. Questo perché un tale obbligo tapperebbe la bocca a molte persone a scopo ricattatorio.

La lettera al Papa della suora violentata: perché la Chiesa nasconde?

Oltre a dare il via a numerose manifestazioni che appoggiano la suora vittima di violenza, la donna ha anche inviato una lettera a Papa Francesco nella quale esterna la sua iniziale vergogna per la violenza sessuale subita e la sua successiva forza nel raccontare ciò che le era tristemente avvenuto.

Nella missiva si domanda inoltre la motivazione per cui molte persone in tutto il mondo, credenti e non, si stanno facendo ormai da molti anni: perché la Chiesa tenta di coprire questi misfatti in continuazione? Un quesito arduo e dalle risposte più sfaccettate, ma a cui si dovrebbe dare una risposta esauriente il prima possibile.

Nonostante questo tono di accusa anche nei confronti delle autorità ecclesiastiche, il Papa ha deciso di rimuovere Franco Mulakkal dal suo incarico (anche se temporaneamente), come confermato dalla Conferenza Episcopale Indiana.

L'India spaccata fra innocentisti e colpevolisti sul caso del pastore Franco Mulakkal

Come si prevedeva, di fronte a questa triste vicenda di abusi sessuali, l'opinione pubblica si spacca: da un lato ci sono cittadini che difendono il pastore, dall'altra persone che danno credito alla vittima (e da questa parte si trovano le sue stesse consorelle che si sono dimostrate solidali). Il caso più sconvolgente riguarda le parole della superiora generale delle Missionarie di Gesù, la quale esprime vicinanza al pastore. Crede nella sua innocenza, in conformità all'atteggiamento garantista indiano secondo cui un uomo è innocente finché non viene incriminato da un tribunale competente.