Il playboy sessantatreenne romagnolo Maurizio Zanfanti, conosciuto come Zanza, è morto a causa di un malore fulminante nella notte tra il 25 e 26 settembre. Zanfanti, al momento del decesso, si trovava in compagnia di una ragazza di 23 anni dell'est Europa con cui si era appartato in uno dei suoi terreni agricoli a Rimini. La giovane ha prontamente chiamato i soccorsi che però al loro arrivo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Zanza, il latin lover della riviera

L'uomo era diventato famoso negli anni 70 per le sue 'arti amatorie' tanto che nel 2015 l'importante quotidiano tedesco 'The Bild' gli aveva dedicato un articolo a cui il Zanza aveva risposto dalle colonne del 'Resto del Carlino', asserendo di avere pubblicizzato la riviera romagnola ai tempi d'oro più lui che cento agenzie. Nonostante l'uomo avesse dichiarato di avere concluso la sua carriera di latin lover, protratta per ben trentacinque anni e vantando circa seimila conquiste femminili tra: tedesche, inglesi, francesi e svedesi, il Zanza è stato stroncato da un infarto proprio mentre si dedicava alla sua attività preferita.

Sul luogo del decesso è intervenuta anche la polizia e il magistrato di turno ha disposto accertamenti sul corpo dell'uomo trasportato all'obitorio di Rimini. Maurizio Zanfanti negli anni 70 era diventato leggendario per le sue 'conquiste femminili' grazie ai racconti che le turiste che affollavano in estate la Romagna raccontavano tornando al proprio paese. L'uomo all'epoca lavorava come buttadentro in uno dei locali più alla moda il 'Blow Up' e la sua fama resterà impressa a lungo nella riviera romagnola.

Migliaia di donne sono state conquistate dal Zanza

Maurizio Zanfanti, ha incarnato per anni l'immagine del perfetto latin lover italiano e addirittura la sua fama era così popolare da catturare l'interesse di intellettuali e artisti; tra questi lo scrittore Michele Serra a cui il 're dei vitelloni' aveva rilasciato un'intervista nel 1985 per il libro 'Tutti al mare' e il cantautore Filippo Malatesta che citò il latin lover nel suo brano dal titolo 'Terrone'.

L'uomo nel periodo d'oro oltre ad avere un fisico asciutto e prestante, lunghi capelli e un look che non passava inosservato tra pantaloni di pelle e gilet con le borchie, era dotato di un garbo che riusciva a fare breccia nei cuori femminili.Ormai passato alla storia come il 're dei vitelloni' Maurizio Zanfanti resterà nell'immaginario collettivo per le sue conquiste femminili.

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