Sembra assurdo che un episodio così grave possa essere accaduto in una delle zone più sorvegliate di Roma, proprio davanti al Viminale, sede del Ministero dell'Interno. Eppure nessuno si è accorto di quello che ha vissuto una badante sarda di 54 anni, residente da anni a Roma, nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12: una feroce violenza carnale, consumata tra i tavolini del bar ristorante La Strega. Inizialmente gli inquirenti sono arrivati perfino a dubitare anche della veridicità di quanto riferito dalla vittima, anche a causa dei suoi racconti confusi.

Ma alcune testimonianze e soprattutto le immagini delle telecamere di sicurezza della zona hanno permesso di confermare la sua versione: la polizia, inoltre, è riuscita a rintracciare e ad arrestare un cittadino rumeno di 37 anni, sospettato di essere l’aggressore.

La violenza improvvisa dopo la cena offerta dalla badante

Il lavoro degli inquirenti ha permesso di ricostruire gli avvenimenti accaduti prima delle tre di notte, quando la badante, sanguinante e malconcia, si è rivolta alla pattuglia di stanza davanti al Viminale per denunciare di essere stata aggredita e derubata da uno straniero, che aveva incontrato in zona.

La donna, che accudisce un’anziana residente in zona e da anni svolge anche attività di assistenza ai migranti, aveva incontrato per caso l’uomo, Danut Damian Suli – frequentatore abituale della zona intorno alla Stazione Termini – e si era offerta di offrire da mangiare a quello sconosciuto.

I due avevano cenato insieme, assumendo anche una notevole quantità di alcolici.

Ma terminato il pasto e ormai chiuso il ristorante, verso mezzanotte, quell’individuo aveva cambiato improvvisamente atteggiamento, diventando sempre più aggressivo, fino a spingerla a forza tra i tavoli del dehors, nascosti dalle tende, e ad abusare di lei.

L’arresto dopo la visione delle telecamere di sicurezza

Sarebbe forse bastato gridare per attirare l’attenzione di qualcuno, in una zona così centrale e pattugliata, ma la vittima – come dimostrano anche le immagini della telecamera del ristorante – è rimasta impietrita e muta, incapace di reagire mentre il bruto la violentava ed anche in seguito, quando, prima di fuggire, le rubava circa 70 euro dal portafoglio e il telefonino.

Così la 54enne, dopo aver vagato per ore in stato di choc nella zona, si è rivolta agli agenti, che hanno prontamente chiamato il 118. Subito è stata ricoverata all'ospedale San Giovanni, dove i medici non hanno potuto far altro che confermare i segni degli abusi. A quel punto è partita la caccia all’uomo.

Il filmato del ristorante non mostrava il volto del responsabile: però, confrontando anche altre immagini, come quelle delle telecamere di vigilanza del Ministero in via Agostino Depretis, gli inquirenti sono riusciti ad identificare il presunto colpevole. Adesso si attendono i riscontri dell’esame che comparerà il Dna del sospettato con quello delle tracce biologiche lasciate dall’aggressore sulla vittima: se dovessero coincidere non ci sarebbero più dubbi sull’identità dello stupratore.