Diversi terremoti relativamente forti sono stati rilevati negli ultimi giorni intorno al vulcano Öræfajökull, uno dei più grandi d'Islanda che giace al di sotto del Vatnajökull, il più esteso ghiacciaio del continente Europeo. Nelle ultime 48 ore i sismografi hanno registrato almeno 15 movimenti tellurici, inclusi due terremoti di magnitudo 2,7 e 2,6. Ma l'attuale sciame sismico va avanti da circa un anno e mezzo e da alcuni mesi è apparsa una depressione circolare sul ghiaccio che ricopre la caldera del vulcano, segno evidente di un aumento dell'attività idrotermale.
L'ultima eruzione risale al 1727. In tanti, però, ricordano gli effetti collaterali dell'eruzione del vulcano Eyjafjöll situato sul ghiacciao Eyjafjallajökull del 2010 che, per settimane, causarono numerosi problemi anche al traffico aereo.
La situazione attuale
I rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile Islandese insieme all'Ufficio Meteorologico ed all'Università di Scienze Geologiche si sono riuniti in questi giorni per studiare e riepilogare lo stato attuale del vulcano. Le conclusioni hanno evidenziato che Il vulcano Öræfajökull mostra chiari segni di irrequietezza caratterizzata da un rigonfiamento della montagna in atto da almeno un anno e mezzo e che si mostra anche attraverso l'attuale sciame sismico.
La causa del rigonfiamento è molto probabilmente l'arrivo di nuovo magma all'interno della camera magmatica del vulcano. Il volume del nuovo magma accumulato è stimato di circa 10 milioni di metri cubi, paragonabile a quello misurato sotto il vulcano Eyjafjöll prima della sua ultima eruzione nel 2010. Ci sarebbero dunque chiari segni di una possibile, imminente eruzione, ma al momento non è possibile prevederne i tempi.
Piano di evacuazione
La Protezione civile ha preparato un dettagliato piano di evacuazione da attuare in caso di eruzione e darà il via ad una serie di incontri con la popolazione e con i tour operators per spiegare lo stato attuale del vulcano. Inoltre sarà migliorata la strumentazione scientifica per il monitoraggio e la copertura telefonica per rendere più rapidi gli interventi durante le eventuali emergenze.
La vetta più alta dell'isola, il secondo vulcano d'Europa
Öræfajökull è un imponente stratovulcano, secondo in Europa solo all'Etna come volume. Il vero nome della montagna è Hvannadalshnjúkur che è anche la vetta più alta d'Islanda. Letteralmente, il nome significa 'ghiacciaio di Öræfi' e quest'ultimo termine sta per "territorio desolato", in riferimento alla piana costiera ai piedi del vulcano priva di vegetazione a causa delle frequenti inondazioni provenienti dallo scioglimento del ghiacciaio in occasione di grandi eruzioni. Si conoscono solo due eruzioni storiche del vulcano. La prima nel 1362 è stata molto forte, di tipo esplosivo e distrusse molte fattorie che già erano presenti in quell'area.
Le ceneri dell'eruzione caddero fino in Norvegia. La seconda, nel 1727, di minore intensità ma sempre esplosiva, danneggiò in modo consistente le attività economiche della costa uccidendo quasi tutto il bestiame dell'area che era l'unica risorsa della popolazione locale. Il magma eruttato da questo vulcano è di tipo riolitico, molto viscoso e ricco di gas che ne aumentano l'emissione esplosiva. Recenti studi mostrano che anche un altro vulcano islandese, il Katla, mostra evidenti segnali di una possibile nuova eruzione nei prossimi anni.