Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sul caso, come è consuetudine quando si indaga su violenze carnali. Quindi sono filtrati davvero pochi elementi su quello che è accaduto sabato 22 settembre a Milano, in zona Comasina, quartiere periferico a nord della città. A quanto pare una donna di 70 anni, uscita di casa di mattina per fare la spesa, sarebbe stata seguita da uno sconosciuto fin dentro il suo appartamento: lì sarebbe stata rapinata e successivamente violentata dal suo assalitore. Una vicenda fin troppo simile a quanto accaduto poco lontano alcuni giorni prima ad un’altra vittima.
Gli agenti della quarta sezione della squadra mobile che si stanno occupando dei due casi sono convinti che possa esserci la stessa mano dietro le due aggressioni.
Gli inquirenti sarebbero sulle tracce del presunto stupratore
Secondo quanto è trapelato, gli uomini della polizia sarebbero già sulle tracce del presunto autore delle violenze. Tuttavia hanno fornito pochi elementi sui due episodi, proprio per non dare alcun vantaggio al responsabile e non facilitarne la fuga. Inoltre non si vuole creare allarme nel quartiere, fino a quando il bruto non sarà assicurato alla giustizia. Si sa solamente che entrambe le donne, dopo aver subito gli abusi, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine e presentato una denuncia.
Così un fascicolo contro ignoti è stato aperto dal pm Gianluca Prisco e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella. Probabilmente è già partita una caccia all’uomo nei confronti di quello che potrebbe essere un maniaco seriale: già nelle prossime ore potrebbe dare i suoi frutti, con la cattura del ricercato, ma per ora tutto tace.
Potrebbero esserci legami con l’omicidio del parco di Villa Litta
La prudenza degli inquirenti è dovuta anche ad un precedente, sempre nella stessa zona di Milano: circa un anno fa, nei giardini di Villa Litta ad Affori è stata uccisa, mentre portava a passeggio il cane, Marilena Negri, di 67 anni. Il responsabile del delitto non è stato ancora identificato.
Al momento nessuno esclude la possibilità di un collegamento tra l'omicidio e le violenze degli ultimi giorni, anche se quella volta non ci furono abusi sulla vittima.
Proprio nei giorni scorsi sono stati diffusi i dati del centro di soccorso del Policlinico, diretto da Alessandra Kusterman sugli stupri a Milano, che nel primo semestre di quest’anno sarebbero aumentati del 5%. In pratica sono stati riscontrati circa 85 casi al mese, quasi tre al giorno: è impressionante notare come la netta maggioranza degli episodi vedano come protagonisti fidanzati, mariti o partner abituali delle donne che si rivolgono al centro. Le violenze compiute da sconosciuti sono quindi una minima parte del totale.
Tuttavia troppo spesso il colpevole riesce a farla franca quando non è noto alla vittima, come nei casi abbastanza recenti di un’anziana di 81 anni aggredita al Parco Nord o di una 21enne peruviana, assalita all’esterno dell’ospedale Ca’ Granda, dove si era recata per fare la comparsa in una fiction girata all’interno della struttura.