Aveva bevuto troppo Simone Melis, l’operaio 45enne di Silius, che martedì intorno alle 21, ha travolto e ucciso il 15enne Simone Casu, mentre passeggiava in via della Libertà, a Sant’Andrea Frius. I test disposti dai Carabinieri, dopo il tragico incidente stradale, hanno infatti confermato il sospetto degli inquirenti: la quantità di alcol presente nel sangue dell’investitore era fuori dai limiti di legge. Insomma in quel momento l’operaio non si sarebbe dovuto trovare alla guida della sua Fiat Brava. Per questo motivo ieri mattina gli inquirenti gli hanno contestato anche il reato di guida in stato di ebbrezza, oltre che quello di omicidio stradale.
Anche se, secondo le ultime disposizioni dettate dai giudici della Corte di Cassazione, oggi la contestazione della guida sotto l’effetto di alcol sarebbe integrata nel reato di omicidio stradale ed è quindi considerata un’aggravante.
Velocità eccessiva e poca attenzione?
Secondo quanto accertato dai Carabinieri sarebbe quindi lo stato di alterazione, dovuto dall’abuso di alcool, la causa principale del tragico incidente stradale. L’operaio 45enne Simone Melis, difeso dagli avvocati Enrico Palmas e Pietro Leo, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti martedì a tarda serata stava percorrendo via delle Libertà a bordo della sua Fiat Brava, ad una velocità abbastanza sostenuta. Quando, improvvisamente, l’auto ha sbandato in maniera vigorosa ed ha perso la direzione.
Secondo alcuni testimoni infatti l’automobile impazzita sarebbe andata a sbattere contro un altro mezzo parcheggiato sul lato destro della strada. Mentre proprio in quell’istante transitava Simone Casu, il 15 enne di Sant’Andrea, che nulla ha potuto fare per scansare quel bolide impazzito. Il giovane è stato infatti travolto ed è rimasto esanime sull’asfalto, mentre la Fiat Brava si ribaltava e finiva la sua corsa in mezzo alla carreggiata.
Una manovra improvvisa
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Dolianova, che hanno effettuato tutti i rilievi, hanno accertato che il conducente della Fiat Brava non abbia incontrato ostacoli durante la sua folle corsa. E che quella manovra brusca e improvvisa sia stata soltanto la conseguenza di uno stato di alterazione dovuto dall’alcol, come hanno appunto accertato tutte le analisi.
Per questo motivo l’operaio 45enne di Silius – che dopo il ricovero in ospedale è stato trasferito in una cella del carcere di Uta – nei prossimi giorni sarà sottoposto all’esame di garanzia, insieme ai suoi legali. Soltanto lui infatti potrà spiegare cosa sia successo martedì poco dopo le 21 in via della Libertà, a Sant’Andrea Frius.