Pret a Manger, famosa catena di fast food salutistica britannica fondata a Londra nel 1986, è di nuovo nella bufera. Nei giorni scorsi, infatti, è stato rivelato che circa 10 mesi fa una cliente, Celia Marsh, 42 anni, è morta per una reazione allergica dopo aver mangiato una piadina vegana contenente dello yogurt senza lattosio.

Due anni fa una quindicenne allergica al sesamo, sempre nel Regno Unito, era deceduta dopo aver consumato un panino. La notizia, pubblicata dal quotidiano "The Guardian", ha già fatto il giro del mondo.

Il decesso in seguito ad una reazione allergica

Celia Marsh, un'assistente dentistica madre di 5 figlie, lo scorso 27 dicembre si è recata in un fast food Pret di Bath, città termale nel sud-ovest dell'Inghilterra. Essendo allergica al latte ed ai suoi derivati, ha ordinato un super-veg rainbow flatbread, una sorta di piadina vegana con uno yogurt privo di ingredienti di origine casearia.

Pochi istanti dopo aver consumato il pasto, però, la donna si è sentita male e, in seguito ad un collasso, è morta presso il Royal United Hospital. I risultati dell'autopsia effettuata sul suo corpo hanno confermato che la morte è sopraggiunta in seguito ad una reazione allergica, ed ora i suoi famigliari - che hanno avviato una battaglia legale - attendono da Pret a Manger delle risposte concrete.

Il caso dello yogurt CoYo

I legali della catena di fast food portata al successo da Julian Metcalfe e Sinclair Beecham, sostengono che nello yogurt vegetale acquistato da fornitori terzi (CoYo) ci fossero, in realtà, delle proteine del latte.

CoYo, brand specializzato in prodotti vegani a base di latte di cocco, sponsorizzato, tra l'altro, da Nigella Lawson (icona dei programmi Tv dedicati alla cucina), lo scorso febbraio aveva ritirato dal mercato uno dei suoi yogurt, poiché erano state rinvenute tracce di latticini.

La catena di fast food - che conta centinaia e centinaia di locali sparsi in tutto il mondo - dopo aver fatto eseguire tutte le analisi ed i controlli del caso, ha provveduto a recedere il contratto con la società di alimenti vegani, intraprendendo al contempo un'azione legale.

Pret a Manger, che si è resa disponibile ad aiutare la famiglia di Celia, due anni fa aveva subito un grave danno d'immagine in seguito al decesso della giovanissima Natasha Ednan-Laperouse per reazione allergica ai semi di sesamo. La ragazza aveva acquistato un sandwich presso l'aeroporto londinese di Heatrow. I famigliari della giovane hanno sempre sostenuto che l'allergene non fosse indicato tra gli ingredienti.