La truffa dei contatori del gas che registrano consumi anche quando non ci sono, scoperta dalle Iene e portata a conoscenza dell’opinione pubblica con la trasmissione dello scorso 7 ottobre, continua a suscitare polemiche e discussioni. Secondo quanto portato alla luce dalla trasmissione di Mediaset, infatti, i contatori del gas di nuova generazione presenterebbero un grave difetto di funzionamento che comporta il continuo addebito di costi anche quando il gas è chiuso. Nel corso dello stesso servizio che ne denunciava il malfunzionamento è stato anche spiegato quale prova bisogna fare per verificare se il proprio contatore è tra quelli difettosi.
Le Iene: i nuovi contatori del gas girano da soli
Il servizio delle Iene sui difetti di funzionamento dei contatori del gas è stato ‘ispirato’ da una ‘talpa’, ovvero un tecnico che lavora per una delle più importanti aziende che distribuiscono il gas su tutto il territorio nazionale, secondo il quale l’azienda è perfettamente a conoscenza del difetto in questione, scoperto in seguito alla segnalazione di numerosi utenti che, dopo l’installazione del nuovo contatore digitale, avevano notato un aumento ingiustificato dei consumi segnati in bolletta, ma “nessuno ha interesse a tirarla fuori”.
Nel corso del servizio trasmesso durante l’ultima puntata de Le Iene, l’anonimo tecnico ha dimostrato come, anche dopo aver staccato i tubi del gas dal contatore, i consumi segnalati continuavano a crescere.
Secondo un calcolo approssimativo, i maggiori consumi segnalati dal contatore dovrebbero aggirarsi intorno ai 15 euro al mese.
La prova da fare per verificare il corretto funzionamento del contatore del gas
La presunta frode, che assumerebbe le forme della truffa qualora fosse dimostrato che l’azienda distributrice del gas è a conoscenza del difetto, coinvolgerebbe una platea di utenti particolarmente ampia in quanto la problematica coinvolgerebbe tutti i nuovi contatori di tipo digitale.
Se si rientra in questa categoria di utenti, il consiglio fornito nel corso del servizio è quello di fare una verifica chiudendo il gas e controllando se il contatore continua ad avanzare, avendo comunque l’accortezza di attendere qualche minuto dalla chiusura per evitare che il contatore segnali il passaggio di gas effettivamente ancora presente nelle tubazioni.
Nel caso in cui la prova dia esito positivo, il consiglio è quello di segnalare il malfunzionamento all’azienda distributrice e ad una nelle numerose associazioni che operano in difesa del consumatore che hanno già intrapreso delle iniziative a tutela degli utenti.
Per chi, invece, ha ancora un contatore del vecchio tipo, si ricorda che il cambio del contatore diventa obbligatorio solo dopo 15 anni di attività. Se il modello montato non ha ancora raggiunto questa soglia, ci si può rifiutare di installare il nuovo contatore digitale.