È stata una mattinata di sangue, un bloody Wednesday, oggi in una scuola a Kerch in Crimea. Un ragazzo, diciottenne, ha sparato in pieno giorno contro le persone intorno a lui e poi si è suicidato. Sono 19 le persone uccise dai colpi di arma da fuoco.

L'esplosione e la sparatoria che sono costate la vita a 19 persone

Secondo le testimonianze l’autore del gesto avrebbe realizzato un vero e proprio attacco: prima si è sentita un esplosione all’interno dell’edificio, poi è avvenuto l’assalto che si è concluso alla fine della mattina di oggi, mercoledì 17 ottobre.

L’allievo del quarto anno si è suicidato e, secondo quanto dichiarato dal primo ministro di Crimea Sergei Aksionov all’emittente televisiva Rpssiya 24, il suo corpo è stato trovato nella biblioteca. "Non è un atto terroristico, è un omicidio di massa provocato da un singolo individuo", ha aggiunto in seguito Aksionov. Una strage che per adesso rimane senza un movente considerando anche che il giovane non aveva alcun precedente.

Sparava su chiunque gli capitasse a tiro, hanno raccontato alcuni studenti, ma prima c’è stata un esplosione e si sono sgretolate le finestre. Un "ordigno esplosivo" è stato infatti scoperto all'interno dell'istituto, come riporta Andrei Prjedomski, portavoce del Comitato dell'antiterrorismo russo.

Il profilo del killer: un ragazzo qualsiasi

Un profilo pulito quello di Vladislav Rosliakov: appena maggiorenne, vincitore di una borsa di studio, non aveva mai dato segnali di aggressività. T shirt bianca, pantaloni neri, nei filmati fatti dall’Istituto e dai presenti sopravvissuti, si vede chiaramente che tiene tra le mani un fucile.

Inizialmente con le caratteristiche di un attentato terroristico, la strage è stata classificata come omicidio, lo riferisce il il Comitato d’iIchiesta, l'organismo incaricato delle grandi inchieste criminali in Russia.

Si contano le vittime

Si contano anche i feriti, una quarantina, e da un primo esame dei corpi le vittime della strage sono tutte morte per ferite da proiettile, come ha precisato il Comitato d’Inchiesta.

Non sarebbe stata quindi l'esplosione a uccidere ma i colpi di fucile che il giovane ha sparato nei confronti delle vittime. “Da qualche ora, un fatto tragico è avvenuto a Kerch. Delle persone sono morte, molte sono rimaste ferite. Rivolgo le mie condoglianze ai parenti delle vittime" ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.