San Lorenzo è un ricettacolo di criminali: è questa la definizione che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini dà al quartiere del centro romano, zona studentesca alle porte della famosissima Università La Sapienza. È passata quasi una settimana dalla morte di Desirée, una sedicenne che è stata drogata, violentata e poi lasciata morire in un palazzo. 'Non si può morire così', ha scritto Salvini su Facebook aggiungendo di aver raggiunto in fretta e furia il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica di Roma per fare chiarezza. Non solo, dopo il Comitato, il Ministro si recherà nel luogo dell’omicidio di Desirèe Mariottini per vedere di persona l’edificio abbandonato.

Per il sindaco Raggi, la Lega Nord non conosce Roma

I cittadini sono sempre più spaventati e rabbiosi, visto che non subiscono solo la criminalità ma anche il degrado. Lo stesso Ministro dell'Interno Matteo Salvini si è detto indignato da questo fatto di cronaca, dichiarando: 'Voglio andare a San Lorenzo in questo palazzo dove una ragazza è stata stuprata ed uccisa. Non può essere un ricettacolo di spacciatori ed una ragazza non può morire stuprata nel cuore di Roma'.

Le condizioni difficili in cui versa Roma le conosce bene anche Virginia Raggi, sindaco di Roma. Proprio per questo, ha voluto risponde alle dichiarazioni del leader della Lega: 'La Lega Nord forse non conosce Roma. Abbiamo zone più periferiche come San Basilio, Tor Bella Monaca, Corviale, Centocelle, in cui lo stato deve avere un’azione più incisiva'.

Virginia ha ricordato il bisogno di aumentare le forze dell’ordine, di aumentare la sicurezza e i controlli, perché è necessario passare dalle parole ai fatti.

Violenza romana all'ordine del giorno

Sicuramente un omicidio violento in cui è coinvolta una ragazza, giovane e indifesa, risveglia la coscienza delle istituzioni con maggiore rilievo, ma tutti i cittadini romani sanno bene che gli episodi di violenza nella Capitale sono molto frequenti.

Furti, stupri e spaccio sono all’ordine del giorno per chi abita tra i vicoli di Roma. Pensiamo, ad esempio, allo stupro di una senza tetto tedesca, avvenuto pochi mesi fa, tra i portici di piazza Vittorio, oppure allo stupro di una donna, da parte di un rumeno, proprio davanti al Ministero dell'Interno. Non ci resta che attendere per scoprire quali saranno le misure adottate dalla sindaca di Roma per mettere fine a questi episodi di violenza.