Una vicenda davvero incredibile arriva dal Michigan, negli Stati Uniti. Un 29enne infatti, Doug Stewart, dopo otto lunghissimi anni si è deciso finalmente a rivelare agli inquirenti il luogo di sepoltura della moglie. La stessa infatti, a quanto pare, fu uccisa da lui stesso e poi sepolta in luogo, fino ad oggi, rimasto sconosciuto. Negli scorsi giorni però l'uomo ha ceduto e ha portato gli investigatori sulla scena del crimine. In cambio, dai poliziotti, l'uomo voleva solo una cosa: una XBox, con cui poter giocare ai suoi videogame preferiti. Detto fatto, gli inquirenti hanno esaudito il desiderio dell'uomo che, lo precisiamo, sta scontando la pena dell'ergastolo in una struttura statunitense.

Il corpo sepolto nei boschi

Dopo aver visto il suo desiderio esaudito, il 29enne ha deciso di collaborare. Quindi ha accompagnato la Polizia nei boschi della contea di Kalamazoo: qui aveva ucciso la sua compagna, la 32enne Venus Stewart. La donna, otto anni fa, lasciò l'uomo, poiché pare che lo stesso usasse violenza nei suoi confronti. La donna tornò a vivere con i genitori, mentre il 29enne viveva in Virginia. La disperazione per quella separazione sarebbe cresciuta sempre di più, finché un giorno, accecato dalla rabbia, compì il misfatto.

Secondo quanto riportato dalla stampa americana l'uomo cercò di coinvolgere nel piano anche un uomo che aveva conosciuto giocando online sull'XBox. Compito di quest'ultimo era quello di farsi vedere in giro in Virginia, mentre lui andava in Michigan per uccidere l'ex moglie.

Inutile dire che tale piano diabolico non funzionò. Gli agenti hanno trovato, cosi, il corpo della donna in pieno bosco, sotto dei tronchi d'albero che il killer aveva lasciato come riferimento. Non ci sono dubbi per gli investigatori che quello sia il corpo di Venus: i resti della donna saranno comunque esaminati.

Il killer: 'Provo un grande peso per quello che ho fatto'

Dopo aver confessato sia l'omicidio, che il luogo in cui si trovava il corpo, l'assassino fa sapere alla famiglia della donna che si pente amaramente di quello che ha fatto. Ha dichiarato infatti di provare un grande peso per quello che ha commesso, e di star male lui stesso poiché è conscio di sapere che, con il suo folle gesto, ha fatto del male a tante persone.

Intanto c'è un accordo con le autorità per far partecipare il soggetto a dei programmi speciali proprio per i detenuti. In galera potrà comunque continuare a coltivare la sua passione per i videogiochi grazie alla console fornitagli dai poliziotti.