"Mia figlia non faceva uso di droghe”. Lo ha affermato, convinta, Barbara Mariottini, mamma di Desirée, la sedicenne di Cisterna di Latina ritrovata senza vita in un palazzo abbandonato in via dei Lucani 26, nel quartiere San Lorenzo, a Roma. La giovane sarebbe stata drogata, stuprata e uccisa. Straziata dal dolore, la donna ha però ammesso che ultimamente la sua Desy era cambiata ed il suo comportamento era fonte di preoccupazione in famiglia.

Non è vero che era lì per acquistare della droga

Barbara non vuole credere che la sua Desirée abbia raggiunto Roma per acquistare della droga.

Non riesce proprio a spiegarsi come la figlia possa essere finita in quel covo di spacciatori. Poi, però - tramite il suo avvocato, Valerio Masci - riporta un episodio successo proprio qualche settimana fa.

Nei pressi delle autolinee di Latina, due giovani erano state fermate dai carabinieri e, dopo una prima perquisizione, erano "saltate fuori" due pasticche di Rivotril, un noto psicofarmaco. Le ragazze, interrogate, avevano spiegato ai militari che gliele aveva cedute Desirée (anche lei presente alle autolinee). Addosso alla sedicenne, però, non era stata trovato nulla: né droga, né pasticche, né soldi.

La mamma della giovane, comunque, da qualche tempo aveva notato dei cambiamenti importanti in sua figlia: era strana ed aveva smesso di studiare.

Tutta la famiglia era preoccupata.

La donna, infine, ha confessato che non sapeva che Desy si fosse recata a Roma. "Non ci era mai andata da sola" ha spiegato; di solito frequentava Cisterna, Sezze e Latina. E proprio il giorno della sua scomparsa sarebbe dovuta trovarsi a Latina per l'iscrizione al liceo Artistico. L'anno scorso, infatti, aveva frequentato l'Agrario, ma aveva deciso di lasciarlo perché non si trovava bene.

L'ultima notte di Desirée

Intorno alle 8 di mercoledì sera, Desirée ha telefonato alla nonna con un numero privato. "Era una cosa piuttosto strana - ha detto in proposito la mamma - non lo faceva mai". Poi, la ragazzina aveva spiegato che siccome aveva perso l'ultimo bus sarebbe rimasta a dormire da un'amica. La nonna aveva intuito che qualcosa non andava ed aveva provato a chiederle dove fosse veramente, ma la nipote aveva salutato e chiuso frettolosamente la comunicazione.

La mamma di Desirée ha anche parlato del riconoscimento del corpo: "Abbiamo potuto vedere solo il volto: sembrava stesse dormendo, era sereno, pulito. Non aveva tumefazioni o altri segni di violenza sul corpo". Il legale ha sottolineato che al momento sono in attesa del referto medico e non si sa neppure se Desirée sia stata veramente violentata - come hanno riportato tutti i quotidiani - "Ci hanno detto che è stata trovata vestita e non mancava nessun indumento. Con lei aveva la borsa: mancavano solo tablet e cellulare".

Ieri, in tarda serata, è stato reso noto che sono stati effettuati due fermi per l'omicidio di Desirée: si tratta di due senegalesi, irregolari in Italia: Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di anni 43.