Un giovane ragazzo di 36 anni, dopo diversi giorni di ricerche, è stato rinvenuto privo di vita in un lago in Calabria. Il giovane aveva fatto perdere le sue tracce da venerdi 2 novembre e le ricerche sono proseguite per diversi giorni fino alla tragica scoperta di oggi. Il giovane è stato avvistato da un passante al centro del lago. Il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco e nelle prossime ore sarà svolta l'autopsia per stabilire le effettive cause del decesso.

La giovane vittima

Si chiamava Marco Aidala e aveva 36 anni il giovane che è stato rinvenuto privo di vita in provincia di Cosenza, precisamente nel Lago Ampollino.

Il 36enne era un agronomo ed era residente nel comune di Stalettì, in provincia di Catanzaro. Nella giornata di venerdi 2 novembre si era recato sulla Sila, nel territorio di San Giovanni in Fiore, per trascorrere alcune ore di relax in quanto si trovava in vacanza con la sua famiglia nel piccolo comune di Aprigliano. Purtroppo però, i familiari non hanno ricevuto più sue notizie e per questo motivo hanno lanciato l'allarme. Le ricerche sono state condotte dal personale del Nucleo di soccorso acquatico dei vigili del fuoco ed i carabinieri di San Giovanni in Fiore che hanno lavorato duramente per poterlo trovare. Nella giornata di oggi è avvenuto purtroppo il triste riepilogo, l'uomo è stato rinvenuto privo di vita nel lago.

Dalle prime informazioni che emergono, infatti, è emerso che il corpo del 36enne, ormai privo di vita, sarebbe stato avvistato poche ore fa da un passante con il volto rivolto in giù, galleggiare nelle acque del lago, a circa settecento metri dalla riva. Il passante ha immediatamente lanciato l'allarme e sul luogo si sono precipitate le forze dell'ordine ed i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo e hanno effettuato un primo riconoscimento che ne avrebbe confermato l'identità.

Negli scorsi giorni erano state individuate l'autovettura ed i vestiti del trentaseienne lungo la sponda del lago Ampollino.

Il 36enne era un grande appassionato di pesca e per questo motivo, l'ipotesi al momento più probabile al vaglio degli inquirenti sarebbe quella di una caduta accidentale nel lago, con la conseguente morte per annegamento.

Gli inquirenti comunque non hanno ancora escluso alcuna ipotesi. Neanche quella della possibilità di un suicidio. Al momento, però, sono necessari ulteriori accertamenti per fare luce sulla morte dell'uomo.