Dopo la Francia i gilet gialli arrivano anche in Italia. È quanto ci si chiede all’indomani del vero e proprio blitz, messo in atto da un gruppo di una quindicina di persone, contro la Società Autostrade, messa sotto accusa dall’opinione pubblica perché ritenuta responsabile del crollo del ponte Morandi di genova lo scorso 14 agosto. Nella serata di ieri, 24 novembre, alcuni attivisti a volto coperto, alcuni dei quali indossavano dei gilet gialli, hanno bloccato il casello autostradale di Genova Est accendendo dei fumogeni, cospargendo la strada di volantini e lasciando una scritta ingiuriosa sul muro: “Autostrade spa assassini”.
Al momento, comunque, nessuno ha rivendicato l’azione di protesta.
I particolari del blitz dei gilet gialli contro la società della famiglia Benetton
Era circa l’ora di cena di sabato 25 novembre quando, all’altezza del casello autostradale ligure di Genova Est, è comparso un gruppo formato da circa 10-15 persone, tutte a volto coperto, che hanno cominciato ad intonare slogan e a lasciare scritte minacciose contro Autostrade spa, il gestore del tratto autostradale dove si trovava il ponte Morandi, tragicamente crollato il 14 agosto scorso, portando con sé la vita di decine di persone e mettendo in ginocchio una intera città. Alcuni dei manifestanti, come riporta anche l’Ansa, indossavano dei gilet gialli, proprio come quelli divenuti simbolo della protesta in corso in Francia contro il carovita imposto dal governo del presidente Emmanuel Macron.
Scritte e slogan contro Autostrade
Ebbene, i gilet gialli di casa nostra hanno bloccato per alcuni interminabili minuti la circolazione degli automezzi, rompendo una sbarra del Telepass, accendendo dei fumogeni e spargendo a terra dei volantini sui quali era scritto ‘apriamo i caselli, paga Autostrade’. Un chiaro riferimento al fatto che il colosso controllato dalla famiglia Benetton debba un risarcimento, non solo alle vittime del crollo del Morandi, ma a tutta la città di Genova.
Non contenti, i gilet gialli, al momento di dileguarsi, hanno anche lasciato una eloquente scritta su un muro: ‘Autostrade spa assassini, no paghemmo ciu’ (non paghiamo più in genovese ndr).
Il punto sulle indagini
Al momento, come già accennato, non sono pervenute rivendicazioni del blitz anti Autostrade da parte di nessun gruppo organizzato.
Le indagini, comunque sia, sono partite immediatamente. I primi ad arrivare sul posto sono stati, naturalmente, gli agenti della polizia stradale. A loro, poco dopo, si sono aggiunti sia gli uomini della Digos che quelli della Scientifica, i quali hanno eseguito i rilievi del caso. Da quanto emerso finora, pare che i gilet gialli abbiano ‘oscurato’ alcune telecamere adibite alla ripresa della circolazione stradale, quindi potrebbe rivelarsi più difficoltoso del previsto risalire alla loro identità.