Sembra allontanarsi la soluzione del mistero riguardante Emanuela Orlandi e Mirella Gregori (entrambi 15 anni al momento della scomparsa). Le due ragazze scomparvero entrambe da Roma a pochi mesi di distanza nel lontano 1983. Da allora nessuna notizia, nessun indizio, nessuna possibile spiegazione riguardante questi due casi di sparizione che da sempre sono stati 'accomunati' dall'opinione pubblica.

Questo, nonostante dalla Capitale (così come da tutta Italia) scompaiano, purtroppo, numerose persone ogni anno. Secondo le ultime indiscrezioni, i famosi frammenti ossei ritrovati presso la Nunziatura apostolica vaticana lo scorso ottobre risalirebbero ad un secolo fa.

Emanuela Orlandi: le dichiarazioni di Marina Baldi

Nelle ultime ore la genetista forense Marina Baldi (consulente delle famiglie di Emanuela e Mirella) ha dichiarato all'agenzia Dire che in fondo si aspettava che tali ossa non appartenessero alle due 15enni. Infatti, sotto la Nunziatura apostolica in cui sono stati scoperti tali frammenti vi è un'antica necropoli. La Baldi era sicura che tali resti appartenessero a delle catacombe.

Tuttavia, sarà difficile stabilirne l'epoca, almeno finché non si faranno gli opportuni esami. Marina Baldi ha promesso che quando i lavori saranno terminati, sarà 'data un'occhiata alla relazione'. Insomma, risolto (quasi) il mistero delle ossa ritrovate, ma il trentennale mistero Orlandi-Gregori continua ancora, tra depistaggi e false testimonianze.

Umanamente parlando, anche la dottoressa Baldi comprende l'ennesima, probabile, delusione da parte delle famiglie delle ragazze, che sono per l'ennesima volta finite 'nel tritacarne'.

I nuovi test previsti per la fine di novembre

Tuttavia, solamente il prossimo 30 novembre inizieranno ufficialmente gli esami opportuni per datare ufficialmente i frammenti ossei rinvenuti.

Gli accertamenti si svolgeranno in appositi laboratori siti a Caserta. Sarà effettuato sui resti l'esame del carbonio 14. Intanto, i consulenti nominati dalla Procura di Roma stanno cercando di prelevare del materiale 'morbido' per identificare il codice genetico delle ossa.

Dopo di ciò, esso sarà comparato con quello appartenente a Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, fugando così qualsiasi dubbio rimasto. Detto questo, è bene informare che dalla Procura di Roma è stato annunciato che al momento gli investigatori non hanno fornito alcuna indicazione ufficiale circa la datazione dei resti.