Il ruolo dell'insegnante è estremamente delicato e nell'attuale società, dove molti compiti educativi in precedenza svolti dalla famiglia sono stati delegati alla Scuola, può essere fonte di stress e di frustrazione. Questo, comunque, non giustifica affatto comportamenti aggressivi o addirittura violenti da parte di coloro che sono deputati e pagati per educare. Soprattutto se si tratta di bambini molto piccoli come quelli che frequentano gli asili nido. Questo, purtroppo, continua a verificarsi nel nostro Paese come testimonia quanto avvenuto in un asilo del Comune di Pero, in provincia di Milano, dove le telecamere nascoste dai carabinieri hanno filmato ben 42 episodi di violenza in un solo mese nei confronti di bambini da parte di un Maestro.

L'uomo è ora agli arresti domiciliari.

Gli atteggiamenti violenti dell'insegnante

Come mette in evidenza il "Corriere della Sera" il maestro avrebbe adottato degli atteggiamenti estremamente aggressivi nei confronti dei bambini, tutti molto piccoli e di età compresa fra i 2 e i 5 anni. Non solo avrebbe più volte usato le mani, dando spinte e schiaffi, ma anche urlando e utilizzando un linguaggio tale da incutere timore nei piccoli. Non solo ma il Maestro (se ancora può essere definito tale) li prendeva per le orecchie e in alcuni casi le immagini delle telecamere nascoste lo ritraggono mentre dà dei calci in testa ad alcuni bambini seduti per terra.

La reazione del Comune di Pero

Il sindaco e tutta l'amministrazione comunale hanno immediatamente condannato l'accaduto definito come "una notizia sconvolgente" e hanno voluto esprimere la profonda vicinanza alle famiglie e ai bambini coinvolti in questa triste vicenda.

Nello stesso tempo, il comune di Pero ha voluto sottolineare che il singolo caso di questo Maestro italiano non deve indurre a mettere in dubbio la serietà, la professionalità, l'impegno e la passione che tutto il corpo docente della Scuola nel territorio del Comune mettono in campo ogni giorno. Il Comune, inoltre, esprime piena fiducia sia nell'Arma dei Carabinieri che nella Magistratura che dovrà giudicare l'insegnante.

Nello stesso tempo, il Comune auspica che non vengano effettuati sommari processi di piazza, ma si lasci lavorare i magistrati visto che siamo ancora in uno Stato di diritto. Questo anche per tutelare giuridicamente le piccole vittime di questi abusi. Il comune ribadisce, infine, che la comunità cittadina di Pero è sempre stata unita e coesa e l'obiettivo dell'amministrazione è che rimanga tale.