Tre anni fa le immagini del funerale del boss dei Casamonica, Vittorio, fecero il giro del mondo. Infatti le sue esequie furono celebrate in modo sfarzoso, con tanto di carrozza trainata dai cavalli, auto di lusso e addirittura un elicottero. Ora, a distanza di tre anni dalle esequie, per la ditta che si occupò del funerale, la Eredi Cesarano di Napoli, è arrivata l'interdittiva antimafia. Ad annunciarlo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini, a firmarla, con alla mano un consistente dossier investigativo, il Prefetto del capoluogo campano, Carmela Pagano.

Al Quadraro terminata la demolizione dei villini abusivi

Negli scorsi giorni le autorità giudiziarie della Capitale hanno dato avvio anche alla demolizione di otto villini abusivi, sempre di proprietà del clan dei Casamonica, i quali erano situati al quartiere Quadraro. Le demolizioni hanno visto la presenza anche del sindaco Virginia Raggi. Proprio nel giorno dell'abbattimento dell'ultimo villino, è giunto il provvedimento di interdittiva antimafia per la società che si è occupata, tre anni fa, di uno dei boss della famiglia Casamonica. Come detto, le immagini fecero davvero scalpore, e numerose furono le critiche. Il rito funebre si svolse alla chiesa Don Bosco di Roma, propri il 20 agosto 2015.

Secondo gli inquirenti ci sarebbero "gravi indizi per legami con la camorra", a carico proprio della società partenopea che ha organizzato il funerale. Tali parole sono state riprese anche da Salvini, il quale a mezzo social ha ribadito il concetto che ormai "la pacchia è finita". Proprio in queste ultime ore infatti, il Dl Sicurezza, fortemente voluto dall'esecutivo giallo-verde e in primis dallo stesso leader della Lega, è diventato legge.

"Il re delle pompe funebri", così viene definita l'azienda che ha organizzato il funerale di Vittorio Casamonica.

L'area delle ville smantellate sarà restituita alla comunità

Intanto a Roma via del Quadraro è stata riaperta in tutti e due i sensi di marcia, e molto preso sarà restituita alla comunità. Un duro colpo inferto ai membri della famiglia, che si sono anche ribellati, minacciando anche la sindaca Raggi.

"L'ennesimo colpo ai clan e ai loro fiancheggiatori", ha ribadito sempre Matteo Salvini, che si congratula con le forze dell'Ordine e le Autorità che hanno eseguito tali importanti provvedimenti a carico di un sodalizio giudicato di stampo mafioso, tra i più pericolosi in tutto il Paese.