Roma ancora in grande emergenza: evacuazione senza precedenti dell’ospedale San Pietro Fatebenefratelli sulla via Cassia, zona Roma Nord. Un altro evento che mette in ginocchio la capitale dopo le forti piogge ed il vento che ha abbattuto molti alberi e che ha richiesto la chiusura delle scuole. Attorno alle 4 del mattino, secondo i primi accertamenti, un corto circuito al generatore del blocco operatorio dell'ospedale ha fatto divampare le fiamme che in poco tempo si sono propagate per la struttura. Forte anche il fumo che ha rischiato di intossicare le centinaia di degenti della struttura ospedaliera tra le quali oltre una decina di gestanti e neomamme.

Il Fatebenefratelli è noto infatti per essere dotato di un ottimo reparto di maternità. Si è resa necessaria l’evacuazione ed il trasferimento dei degenti presso altre strutture ospedaliere romane.

Scattata subito l'emergenza

Solo nel tardo pomeriggio la situazione è tornata alla normalità. Prezioso il lavoro dei vigili del fuoco e degli operatori sanitari, sul posto sono intervenuti con le ambulanze anche i carabinieri. La Cisl Fp Lazio ha voluto espressamente ringraziare gli operatori che hanno dimostrato “prontezza” e “dedizione davvero straordinarie”, ma il sindacato punta il dito: “Sulla sicurezza - afferma Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp Lazio – bisogna fare di più. Ci vogliono maggiori investimenti e maggiore prevenzione” e chiede anche il rinnovo del contratto nazionale fermo da 10 anni.

Sull’episodio la Procura della Repubblica di Roma ha aperto delle indagini contro ignoti. Drammatiche le testimonianze di chi era nei reparti di degenza.

L'assessore Alessio D'Amato in prima linea

La Regione Lazio ha seguito passo passo l’emergenza, in prima linea l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Sono stati circa 120 i degenti trasferiti in ambulanza in altre strutture, mentre i pazienti che potevano essere dimessi sono stati rimandati a casa.

Le operazioni hanno richiesto un intervento di ampia complessità durato oltre 9 ore. “Ci auguriamo – ha detto D’Amato – che l’ospedale possa essere riattivato con rapidità. La rete di emergenza romana è certamente in sofferenza con 400 posti letto in meno”. La dirigenza ospedaliera ha attivato un servizio di assistenza per i degenti che al momento dell’incendio si trovavano nella struttura ed ha potenziato i servizi di vigilanza per prevenire eventuali episodi vandalici e di sciacallaggio.