Tre bambini di tre, quattro e sette anni erano costretti dalla madre a prostituirsi in cambio di denaro in una casa e in un garage nei pressi di Siracusa. I fatti sono emersi soltanto nel 2016 dopo varie indagini, ovvero quando i piccoli hanno raccontato ad alcuni operatori sociali delle violenze subite per circa due anni, tra il 2014 e il 2016. La madre è stata messa agli arresti, mentre si viene a conoscenza di un pubblico ufficiale (nello specifico, un carabiniere) fra i clienti, anch'egli arrestato.
I bambini venivano fatti prostituire dalla madre per due anni
Una madre di Siracusa faceva prostituire i suoi figli di 3, 4 e 7 anni in una casa vicino alla città di Siracusa. I fatti sono venuti a galla nel 2016, quando i piccoli erano stati prelevati dalla casa di origine e messi in una struttura protetta, mentre al genitore veniva tolta la patria potestà. I bambini avrebbero raccontato le violenze subite in contesti separati, autonomamente l'uno dall'altro. Una storia orribile di violenze e degrado, che ha fatto emergere altri dettagli inquietanti. Stando alle parole dei bambini stessi ad alcuni operatori sociali del posto in cui erano ospitati è emerso che fra i clienti che sua madre ingaggiava per poter abusare di loro c'era un carabiniere.
Il tutto si è protratto per ben due anni, dal 2014 fino al 2016, quando i piccoli sono stati sottratti alla madre per altri motivi. Sembra che i piccoli vivessero in una situazione di degrado in cui carenti erano anche le condizioni igieniche. A spingere la donna ad avere un tale atteggiamento nei confronti dei propri figli sarebbe stata la possibilità di guadagnare facilmente dei soldi.
Sono scattati tre arresti: per la madre, il consuocero di lei e il carabiniere che abusava di loro
Ora la mamma dei bambini (43enne disoccupata) è stata arrestata con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile. Ma la donna non è stata l'unica ad essere messa dietro le sbarre. Sono finiti in manette anche il carabiniere, Mario Schiavone di 41 anni, e il consuocero di lei per aver collaborato agli abusi contro i bambini.
I luoghi dove la madre dei piccoli organizzava gli appuntamenti per far prostituire i bambini erano due: la casa stessa della donna, in cui abitava con i tre figli; e un garage nelle vicinanze. Ora i tre accusati della tanto assurda, quanto orribile vicenda, negano ogni cosa, dagli abusi all'organizzazione per compierli, ma ovviamente sono comunque in attesa di giudizio.