Un uomo, probabilmente di origini nordafricane, è entrato nella cabina di un treno bloccandone l’ingresso, si è denudato e ha cominciato a masturbarsi di fronte alle due giovani donne presenti in quel momento. Il racconto, scritto nero su bianco, lo ha fatto attraverso una denuncia alla Polizia Ferroviaria della stazione Centrale di Milano una delle due presunte vittime dell’aggressione.
Il racconto di una delle vittime
Secondo la ragazza - una milanese di 25 anni della quale per il momento, per motivi di riservatezza, non sono state rese note le generalità - lei e la sua amica sarebbero state letteralmente sequestrate per alcuni interminabili minuti da uno sconosciuto.
Il tutto è avvenuto il giorno 2 novembre sul treno Rv2031 di Trenitalia partito, come al solito, alle ore 19.54 dalla stazione Porta Nuova di Torino con destinazione Milano. L’uomo, dopo una breve colluttazione, è stato fortunatamente messo in fuga da un capotreno (aiutato poi da un collega) che aveva notato qualcosa di strano in quel personaggio salito di corsa alla stazione di Vercelli. Sfortunatamente non c’è traccia del molestatore e la brutta notizia per le due donne è che il reato di atti osceni in luogo pubblico è stato recentemente depenalizzato. Quindi il balordo, al massimo, potrebbe rischiare una multa nel caso, molto remoto, dovesse essere preso.
I particolari dell’aggressione raccontati in prima persona: ‘Si è abbassato i pantaloni’
Nella denuncia presentata da una delle vittime alla PolFer di Milano, pubblicata integralmente da milanotoday.it, c’è scritto per filo e per segno (almeno nella versione fornita dalla giovane milanese) quanto accaduto nella prima serata di venerdì 2 novembre scorso sul treno Torino-Milano.
La donna racconta che, una volta “giunte nella stazione di Vercelli” in una “vettura semivuota”, lei e la sua amica sono state “avvicinate da un uomo che si abbassava il pantalone della tuta che indossava ed estraeva il suo pene mettendolo in bella mostra”. Tutto questo dopo essersi assicurato che le vittime non potessero fuggire bloccando col suo corpo l’uscita.
L’aggressore, secondo la denunciante, era un “nordafricano di circa 30 anni, alto circa 1 metro e 70, di carnagione olivastra, con capelli scuri e corti e un viso pulito”. A quel punto le due ragazze, “impaurite”, avrebbero tentato di usare il cellulare o anche solo di alzarsi, ma l’uomo le avrebbe dissuase e zittite con il suo “tono fermo e deciso”.
L’arrivo del capotreno: ‘Insospettito dal ragazzo’
Per loro fortuna, quando il convoglio era ancora fermo a Vercelli, è accorso in loro soccorso un capotreno il quale, successivamente, ha motivato il suo tempestivo arrivo in quanto “insospettito” dal comportamento del ragazzo. Insieme ad un collega è poi riuscito a fatica a far scendere dal treno il molestatore che “si mostrava minaccioso” anche con loro. Una volta giunte alla stazione Centrale di Milano è scattata subito la denuncia ma, come detto, al momento dell’esibizionista non c’è traccia. E la beffa è che comunque non rischia la galera.