Un pollo al curry, piatto d'ispirazione indiana che piace a molti, per poco non l'ha ucciso. La vita di David Braham, gallese di 40 anni, è cambiata in modo traumatico dopo aver consumato il pranzo quotidiano. Nel giro di pochi istanti l'uomo, sportivo e iperattivo, ha perso la sua autonomia ed è rimasto paralizzato dal naso in giù per alcuni mesi. Colpa di una forte intossicazione alimentare dovuta ad un 'campylobacter', un batterio che gli ha causato una sindrome di autoimmune.

Pollo al curry quasi mortale

Immaginate un uomo di mezz'età che conduca una vita normale e sia in buono stato di Salute.

Così era la condizione di David Braham, ex istruttore di guida a Bridgend, nel Galles, padre separato di tre figli, amante della palestra, che per consumare un pasto veloce ha preso in rosticceria una porzione di pollo al curry.

Ha finito in fretta il pasto per assistere alla partita di rugby di suo figlio. E' stato allora che ha cominciato a sentirsi male ed ha pensato che il problema fosse dovuto al cibo consumato in fretta. La mattina dopo aveva strani formicolii. Lo scorso 10 aprile è stato ricoverato d'urgenza al Princess Wales Hospital e messo in coma farmacologico per quattro settimane. I medici gli hanno diagnosticato una fortissima intossicazione alimentare che ha scatenato la rara sindrome autoimmune di Guillain-Barré.

Quell'uomo giovane e sportivo, ha trascorso i successivi quattro mesi immobile in un letto d'ospedale. Braham non poteva più muoversi, camminare, parlare, respirare da solo. Grazie alla fisioterapia quotidiana, alla terapia occupazionale e alle sessioni settimanali di acqua terapia, ha mosso i suoi primi passi all'inizio di novembre.

Dopo otto mesi ha rivisto la luce ed ora riesce a fare anche brevi camminate da solo. I medici gli hanno concesso anche alcuni permessi per allontanarsi dall'ospedale. E' stato a casa e ha trascorso del tempo con i figli per la prima volta l'8 dicembre, ma deve stare sempre sotto controllo. E tutto questo a causa di un batterio presente nell'appetitoso pollo al curry che però probabilmente non era cotto a puntino.

E le conseguenze David le ha avvertite in breve termine: prima un formicolio alla mano, quindi un malessere generale e dopo pochi giorni a letto paralizzato.

L'uomo 'vittima' del Campylobacter

Dopo il ricovero e gli accertamenti i medici hanno appurato che responsabile delle condizioni in cui era ridotto l'uomo era il campylobacter. Si tratta di un batterio da cui si viene infettati nel caso in cui si consumi pollame crudo o poco cotto oppure se la carne contamini altri alimenti. Per esempio usando come piano di lavoro un tagliere già usato per preparare il pollo crudo, senza che prima sia stato lavato adeguatamente.

Questo batterio è responsabile di patologie quali gastroenterite, setticemia ma anche infezioni ben più rare quali la meningite e la sindrome di Guillain-Barré che è stata diagnostica al gallese David Braham.

In questa malattia autoimmune, il sistema immunitario del corpo attacca 'per errore' parte del proprio sistema nervoso periferico fino a impedire l'uso di alcuni muscoli o portare alla paralisi, parziale o totale. A quel punto, la malattia può interferire con la respirazione, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

Grazie a terapie antibiotiche e alla riabilitazione, Braham comincia a vedere una via d'uscita e una possibile guarigione. Ora che può raccontarlo, ha riferito che Il suo pensiero costante erano i figli e che ha fatto di tutto per poter continuare a stare al loro fianco. "Non ero più in grado di fare nulla, ero come un bambino che imparava per la prima volta a muovere le gambe: non pensavo che sarei sopravvissuto". La cosa che ora lo impensierisce di più è tornare a lavarsi i denti. Il suo obiettivo imminente è sedersi a tavola il giorno di Natale con suoi cari.