Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha annunciato che il ponte Morandi a Genova sarà pronto per l'inizio del 2020.

Genova, al via la ricostruzione del ponte Morandi

Parole connotate da un forte ottimismo e da una certa sicurezza quelle del ministro dei Trasporti Toninelli, il quale annuncia che la ricostruzione del ponte Morandi ha già preso il via e che il ponte sarà di nuovo "in piedi" per l'inizio del 2020.

Ricordiamo che il crollo del ponte è avvenuto lo scorso 14 agosto causando diversi morti e feriti e provocando lo sfollamento delle abitazioni prossime all'autostrada.

Un vero 'colpo al cuore' per milioni di genovesi che su quel ponte passavano ogni giorno per recarsi a lavoro e che, forse, lo consideravano indistruttibile nonostante il pessimo stato di conservazione e la totale assenza di adeguate opere di manutenzione.

Ricostruzione, progetto e i costi per rifarlo

La ricostruzione del ponte Morandi sarà eseguita da Salini insieme a Fincantieri che lavoreranno su un progetto dell'architetto genovese Renzo Piano. Il fatto che sia proprio un nome come Piano a mettersi in gioco per la ricostruzione del ponte, ha anche un forte valore simbolico per la città. Alla gara d'appalto per la ricostruzione hanno partecipato numerose ditte specializzate, sia italiane che estere, proponendo progetti di eccellente qualità.

Tra queste in prima fila vi era la società friulana Cimolai, leader a livello mondiale nella costruzione di grandi infrastrutture. In un primo tempo si temeva che l'azienda volesse far ricorso per l'assegnazione della ricostruzione del Ponte Morandi, questo inevitabilmente avrebbe ritardato la partenza e, dunque, la fine dei lavori.

Per fortuna le cose sono andate diversamente e la società Cimolai ha annunciato che, per il bene di Genova e di tutto il Paese, rinuncia a far ricorso ma si mette a disposizione per aiutare in caso di bisogno.

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, si è dichiarato soddisfatto dell'enorme disponibilità messa in campo da tutti per la ricostruzione del ponte "dei genovesi", quel ponte che passa sopra il Polcevera e che costituisce una specie di cimelio per la città.

Il sindaco ha poi annunciato che la spesa prevista è di circa 202 milioni di euro al netto dell'Iva.

Del resto, se Parigi val ben una messa, Genova val ben qualche sforzo in più di quelli fatti negli anni precedenti e che hanno portato ad un lento ma progressivo decadimento di una delle città più belle della penisola, un tempo chiamata addirittura "La Superba".