Non si placa l'ira dei "Gilet gialli" contro l'Eliseo. Nonostante il blocco dell'aumento del prezzo dei carburanti, varato dal Governo negli scorsi giorni, dopo le proteste che hanno messo a ferro e fuoco la capitale francese e mezza nazione, i manifestanti sono pronti a tornare in piazza. Ritengono, infatti, che il blocco per tutto il 2019 dell'aumento delle tasse sui carburanti non sia per niente un provvedimento valido, gli stessi chiedevano infatti il blocco totale di tali aumenti. Per la nuova manifestazione saranno schierati circa 65 mila agenti.

Il ministro per la Coesione del Territorio: 'Rimanete a casa'

L'Esecutivo d'Oltralpe teme quindi nuovi, violenti scontri per le vie della Capitale, e quindi invita la popolazione a non uscire di casa, se non strettamente necessario. E' molto preoccupata Jacqueline Gourault, ministro per la Coesione del Territorio, che ad una tv francese ha annunciato di come la Francia rischia una fase violenta. E' ormai il quarto atto di una protesta che va avanti da settimane, e che vede al centro il caro carburanti. Il ministro dell'Interno francese, Cristophe Castaner, invita i manifestanti più moderati a non partecipare a queste manifestazioni, ci sono infatti gruppi che vogliono scontrarsi ad ogni costo, almeno così fanno sapere dall'Eliseo.

Questa mattina il presidente Emmanuel Macron, ha ricevuto proprio uno dei rappresentanti del movimento dei "Gilet gialli": i due hanno scambiato qualche parola per una ventina minuti. Ieri sera proprio uno degli esponenti ha dichiarato in un dibattito, sempre su una tv francese, che i manifestanti se riusciranno ad avvicinarsi all'Eliseo entreranno dentro.

Una situazione quindi veramente pericolosa e da tenere sotto controllo, dagli esiti imprevedibili.

Manifestazioni anche a Torino

In contemporanea alla manifestazione in Francia, anche nel nostro paese i "Gilet gialli" si uniranno alla protesta a Torino. Qui, al contrario di quanto si teme avvenga a Parigi, i manifestanti saranno pacifici.

Si tratta solamente di gente pacifica, che manifesterà la sua preoccupazione per le valli che potrebbero essere attraversate dalla Tav. A spiegarlo a SkyTg24 è proprio uno dei rappresentanti del movimento No Tav, gruppo ambientalista contrario al passaggio della linea ferroviaria ad alta velocità sotto le montagne. Gli stessi "Gilet gialli" in Italia sono stati al centro di vivaci proteste, sempre pacifiche, come quella contro la società Autostrade.