È una vicenda incredibile, quanto sconcertante al tempo stesso quella avvenuta due anni fa in Russia, dove un sacerdote, Ilia Semiletov, ha scagliato con violenza una bambina che si apprestava a fare il battesimo nel fonte battesimale della parrocchia, sotto gli occhi sconcertati dei genitori e dei parenti della piccola. Secondo quanto riportato dalla stampa russa, pare che nessuno, all'epoca dei fatti, sia comunque intervenuto mentre il parroco compiva il gesto. Lui ha provato anche a giustificare tale atteggiamento, affermando che la bimba sarebbe stata posseduta dal demonio.

Difatti vi sono state anche delle dichiarazioni, secondo le quali, a causa del suo gesto violento, la bimba avrebbe sbattuto almeno due volte la testa sul fonte battesimale, quest'ultimo racconto è stato però smentito dalla chiesa e dalla madre della piccola.

Rischia di essere rimosso dall'incarico

Sulla vicenda vuole vederci chiaro la diocesi locale, che ha avviato quindi i relativi accertamenti, in modo da rilevare le irregolarità denunciate. La bambina ha ovviamente gridato mentre il sacerdote la scagliava con forza nell'acqua. Addirittura, afferma il Daily Mail, qualcuno avrebbe anche sorriso mentre il religioso compiva il misfatto. Pare che la madre della bimba abbia ammesso che la piccola avesse paura del prete, sebbene i genitori di quest'ultima non avessero mai riscontrato nel religioso atteggiamenti preoccupanti.

La stessa madre è grata al prete per aver battezzato la loro figlioletta. Una parrocchiana inoltre, Liliya Reznikova, ha affermato che il sacerdote avrebbe detto che i bambini, diversamente dai neonati, durante il battesimo devono essere in qualche modo "spezzati", in modo da far uscire il diavolo, Satana, che sarebbe insito in loro.

Come dicevamo la vicenda non ha lasciato indifferente la chiesa ortodossa russa, la quale ha provveduto già a sospendere il religioso dalle sue funzioni, e prepara un giudizio nei suoi confronti. Anche dai vertici della stessa chiesa russa non ci sono dubbi che il religioso abbia agito con troppa veemenza.

Il sacerdote sarà giudicato da un tribunale ecclesiastico

L'arciprete Mikhail Samokhin, della diocesi di Pyatigorsk e Circassian, ha detto che il religioso agì in maniera troppo violenta. Il tribunale ecclesiastico emetterà a breve un giudizio sul religioso, che appartiene al convento di San Giorgio a Yessentuki, località dove si sarebbero verificati i fatti. Non ci resta quindi che attendere l'esito del verdetto della Giustizia ortodossa.