La storia di Giulia, una bambina sarda morta a causa di un tumore, dimostra una volta di più se ce ne fosse bisogno, che il più delle volte sono gli adulti ad imparare dai bambini. Non solo in merito all'atteggiamento da tenere nei confronti della malattia (e che malattia) ma anche di apertura verso il prossimo meno fortunato. La piccola Giulia lottava contro un tumore al cervello da quando aveva 6 anni. E nonostante la sua tenera età era consapevole della sua condizione. Tanto che aveva preparato delle buste in cui aveva messo giochi e vestiti da donare ai bambini meno fortunati dopo la sua morte.

Morta che è arrivata a distanza di 4 anni stroncando definitivamente la sua giovane esistenza.

La malattia di Giulia

Come si può leggere sulla pagina Facebook "Il sogno di Giulia", dedicata a lei, la piccola era affetta da un tumore cerebrale plurirecidivato. In pratica, nonostante i numerosi tentativi per salvarla, il tumore continuava a riprendersi fino a quando l'organismo della bambina non è più riuscito ad andare avanti. Giulia è deceduta a maggio 2018. Ma prima di morire avrebbe confidato alla madre Eleonora il desiderio di donare i suoi giocattoli e i vestiti ai bambini meno fortunati di lei. E la madre ha voluto, ovviamente, rispettare in pieno il desiderio della figlia e, attraverso la pagina Facebook succitata, ha iniziato la distribuzione dei giochi.

La reazione della gente

La storia di Giulia ha colpito le coscienze di migliaia di italiani, in particolare a Cagliari sua città natale, e hanno iniziato a partecipare convintamente ad una più ampia raccolta di beni a favore dei bambini bisognosi. Ovviamente, queste persone sono raggruppate intorno all'iniziativa della mamma di Giulia, Eleonora che, partendo dalla pagina Facebook "Il sogno di Giulia" ha ampliato la sua attività benefica.

Tanto che ora questa associazione spontanea di persone ha trovato anche una sede, offerta loro dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. Si riuniscono, infatti, ogni mercoledì e venerdì in Via Giardini 159 a Cagliari. E, in queste giornate, distribuiscono a chiunque ne abbia bisogno sia giocattoli che capi di abbigliamento. Ma anche seggiolini per i neonati, passeggini, corredi e molto altro. Le donazioni, infatti, si sono rese molto incessanti e provengono da tutta la Sardegna. Forse, il più bel regalo per una bambina che il prossimo 7 gennaio avrebbe compiuto 11 anni.