Le indagini sono andate avanti per giorni nel massimo riserbo, per tutelare la vittima, vista la gravità dell'episodio, e lasciare tranquilli gli altri pazienti ricoverati nella struttura. Non era mai accaduto nulla di simile tra le mura della Casa sollievo della sofferenza, l’ospedale di San Giovanni Rotondo fondato da San Pio da Pietrelcina quando era frate. Il personale del nosocomio ha collaborato fin da subito con gli inquirenti per accertare la verità su quanto raccontato da una degente ai medici, che hanno subito informato i carabinieri: un infermiere della struttura, di cui non sono state fornite le generalità, è stato fermato dai militari dell'Arma e posto agli arresti domiciliari, con l’infamante accusa di avere violentato una paziente, mentre questa si trovava ricoverata.

Gli abusi sulla paziente che aveva da poco subito un intervento chirurgico

Secondo le poche indiscrezioni che sono trapelate sulla vicenda, l’episodio si sarebbe verificato pochi giorni dopo un delicato intervento chirurgico subito dalla donna. L’infermiere, dall'età di circa 50-60 anni, approfittando del suo ruolo, avrebbe effettuato sulla degente una “pratica sanitaria molto invasiva”, a cui tra l’altro non era mai stato abilitato, che si sarebbe trasformata in una vera e propria violenza.

La paziente, sconvolta per l’accaduto, si è subito confidata con il personale medico, che ha immediatamente chiesto l’intervento delle forze dell'ordine. Dopo la denuncia della vittima e gli opportuni accertamenti, l’uomo è stato arrestato.

Anche la struttura sanitaria si è mossa sospendendo immediatamente il presunto stupratore da ogni attività lavorativa ed avviando, una volta avuta conferma della sua condotta criminale, la pratica per ottenerne il licenziamento.

Le indagini continuano alla ricerca di eventuali altri episodi di violenza

La povera paziente, nel frattempo, ha ricevuto il supporto di un’equipe di psicologi messa a disposizione dallo stesso ospedale.

Contemporaneamente sono continuate, sempre con grande discrezione, le indagini dei carabinieri: accertato l’episodio incriminato, i militari stanno ora cercando di scoprire se si sia trattato di un caso isolato o se altre donne siano state vittime in passato dello stesso infermiere, assunto da anni nella struttura ospedaliera.

Nel frattempo dalla Casa sollievo della sofferenza preferiscono non commentare la vicenda, non rilasciando nessuna dichiarazione sull'accaduto ai giornalisti, in attesa di sapere se l’inchiesta in corso porterà a far emergere altri episodi del genere.